Questa proposta di Maria Teresa Caprile di  richiamarsi alle parole e quindi alle poesie di Giorgio Caproni è una  sfida per dimostrare che chiunque e, perché no, anche uno studente  italiano, attingendo dal suo ricco vocabolario, può avviare e arricchire  la sua conoscenza della lingua italiana e, inoltre, della nostra  cultura e società. Infatti, la produzione letteraria caproniana (anche  quella non meno importante in prosa, che però non viene qui esaminata)  riflette totalmente la realtà italiana dell’intero Novecento, a  cominciare dai primi decenni del secolo, da lui trascorsi nella natia  Livorno, agli anni centrali della sua formazione a Genova negli anni  Trenta, sino alla seconda metà vissuta a Roma con uno sguardo attento e  spesso dolente su un’evoluzione sempre meno confortante della società. E  così Maria Teresa Caprile giunge alla conclusione che la  conoscenza delle rime “chiare” ed “elementari” delle poesie di Giorgio  Caproni, formate dal ricco e personale inventario delle sue parole qui  puntualmente censite, può rappresentare un’ideale fonte di apprendimento  della realtà italiana, non solo linguistica, del Novecento nei suoi  molteplici momenti. 
Maria Teresa Caprile è  stata professore a contratto di Letteratura italiana per stranieri  presso l’Università di Genova, dove pure è docente dal 2006 nei corsi di  Lingua italiana per stranieri, ed è studiosa della Letteratura  Italiana, materia nella quale ha conseguito il Dottorato di ricerca  presso l’Università di Granada. È autrice, in collaborazione con  Francesco De Nicola, dei saggi-antologia “Italia chiamò”. 150 anni di storia italiana nelle pagine degli scrittori liguri (De Ferrari, 2010), Gli scrittori italiani e il Risorgimento (Ghenomena, 2011), Gli scrittori italiani e la Grande Guerra (ivi, 2014) e della monografia Giorgio Caproni (“Dante Alighieri”, 2012). Ha curato la ristampa dei romanzi La prova della fame (Gammarò, 2016) di Carlo Pastorino e Sissignora di Flavia Steno (De Ferrari, 2017) e l’edizione delle poesie di Riccardo Mannerini (ispiratore di alcune canzoni di Fabrizio De André) in Il viaggio e l’avventura (Liberodiscrivere, 2009).  
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