“Esattamente, commissario. La vittima è stata colpita alla testa con  un martello tre o quattro ore prima del barbecue. Dopo di che il povero  Palmisano, ancora vivo ma privo di sensi, deve essere stato caricato su  un furgone dove è stato ucciso con un’iniezione di cloruro di potassio  che gli ha fatto scoppiare il cuore. Poi, con calma, il corpo è stato  trasportato sul prato dell’anfiteatro dove l’assassino ha usato una  fiamma ossidrica per bruciarne il volto e le mani”. 
“Santapippa! Una cosa orribile!” esclamò l’ispettore Vezzoli, rabbrividendo. Tomic si voltò verso di lui. 
“Considerando il luogo, non mi sorprenderebbe più di tanto, ispettore. Queste mura hanno assistito a scene ben peggiori:  schiavi dati in pasto ai leoni, gladiatori massacrati in duelli  all’ultimo sangue. Questo terreno è impregnato di sangue da secoli, e  questi papaveri rossi sembrano quasi restituirlo alla luce, un po’ alla  volta”. “Solo che stavolta lo spettacolo è stato a porte chiuse”  commentò il commissario.” 
“L’uomo ha bisogno di infelicità pari almeno al suo bisogno di felicità” sosteneva Mario Soldati, un autore che ha attraversato tutti i generi, compreso il giallo, rifacendosi alla realtà  e descrivendo intrighi, menzogne, mistificazione e psicologia con  leggerezza. Traeva ispirazione da Salvatore Careddu storico comandante  della stazione dei carabinieri di Sestri Levante e l’infelicità esistenziale era la chiave di lettura per entrare nei pensieri distorti dei suoi assassini. 
I dodici racconti di Nero come la luna dove luna sta per Lunigiana, seguono la serie Giallo come il golfo e spaziano dalle Cinque Terre a Montemarcello e da Sarzana a Pontremoli. 
Racconti che manifestano l’amore per il noir. 
Dodici storie, una per ogni mese dell’anno, ambientate nell’affascinante Lunigiana. 
A gennaio il commissario Rampini viene chiamato dagli ex colleghi perché c’è in ballo la vita di una ragazza. A Febbraio Assunta lavora in un’edicola e può contare sull’aiuto di una prostituta che tratta come la figlia che non ha mai avuto. A marzo Leonardo si sveglia da un incubo con uno scarafaggio gigante che lo rincorre. Ad aprile Clara non si è ripresa dall’incidente che le ha sfregiato la faccia, diventare brutta da un giorno all’altro la fa star male. A maggio Elisa, appena tornata da scuola, spiega l’ellisse a suo padre. A giugno a Portovenere Marco contatta un barcaiolo per andare a Palmaria con tenda e sacco a pelo. A luglio gli ospiti di un matrimonio si aggirano per le sale di un castello, ma qualcuno li sta minacciando. Ad agosto chi vuoi che affidi un incarico a una giovane avvocatessa che fa Scansamorti di cognome? A settembre Paola vuole chiudere lo studio e ritirarsi a vita privata. A ottobre davanti all’osteria trovano il corpo disarticolato di Elsa. A novembre il protagonista nel prendere un taxi per Portovenere ripensa a quando lui e Giovanni amavano la stessa donna. E infine dicembre, Capodanno del 1950.  Il maresciallo Berti è sulle tracce di chi ha ucciso e mutilato tre donne giovani e belle. Erano rispettivamente la prima, la seconda e la terza classificata all’elezione della Miss, si è salvata solo la quarta. Chi può averle uccise? 
Misteri e ombre della Lunigiana. Un anno di storie tutte da leggere  in questa breve ma caldissima estate sotto l’ombrellone o nella vostra  poltrona preferita con l’aria condizionata a palla. 
Tutti i diritti d’autore di questo saranno devoluti al Centro Antiviolenza Irene della Spezia. 
   
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