Un affascinante ed esaustivo viaggio alla fonte della civiltà umana

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28/02/2016, ore 07:03

Mi sono divertito un mondo leggendo il bel saggio di Andrea De Pascale sull’Anatolia. In poco più di 400 pagine l’autore ci regala un viaggio affascinante ed esaustivo alla fonte della civiltà umana. Lungo l’articolato quanto complesso periodare del saggio ogni lettore comprende cosa è successo al genere umano dal 10.000 avanti C fino al 500 prima dell’era cristiana in un’area strategica per la storia dell’uomo. Ossia l’Anatolia. E quando si dice Anatolia si dice Turchia in quanto l’Anatolia costituisce l’ossatura di quella Nazione. Turchia che costituisce la prima suddivisione regionale dell’Asia provenendo da Occidente: l’Asia Minore. “Anatolia” è un meraviglioso esempio di saggio archeologico e storico nello stesso istante. Archeologico in quanto descrive con infinita perizia e precisione i principali siti archeologici dell’Anatolia ed i reperti ivi invenuti. L’aspetto storico risiede nel fatto che il saggio accompagna il lettore dalle prime tracce della civiltà risalenti al 10.000 avanti Cristo fino al periodo in cui iniziava l’influenza della civiltà ellenistica. Certo il linguaggio è molto scientifico e specialistico. Tuttavia, l’agile costruzione editoriale del saggio facilità una lettura faconda e corroborante. Anche perché è stato accluso un repertorio di foto, disegni, diagrammi e cartine davvero imponente e circostanziato.
Il saggio è diviso in tre parti.
Una prima che intende fornire al lettore dati essenziali dal punto di vista geografico, climatico e paleo ambientale dell’area. In questa sezione si ripercorre in ordine cronologico lo stato di conoscenze della preistoria anatolica. Il procedimento di comprensione del testo – come già accennato poc’anzi – è agevolato da un impressionante supporto iconografico. Inoltre, da manuale le annotazioni sulle tecniche dei culti, le forme d’arte, strategie di occupazione del territorio e così via discorrendo.
La seconda parte si occupa di repertori are i siti archeologici e i musei dell’odierna Turchia fornendo brevi descrizioni, informazioni utili, ubicazione e recapiti. In tali siti archeologici e musei si possono ammirare i materiali e le strutture della preistoria anatolica, illustrati nelal prima parte del saggio.
Infine – e siamo alla terza e conclusiva parte di “Anatolia” – un vero e proprio dizionario archeologico trilingue (italiano, turco e inglese) per fornire al viaggiatore e allo studioso un utile strumento per una migliore comprensione di pannelli, didascalie ed indicazioni durante la visita a siti e musei. Fra l’altro questo dizionario è una rarità poiché non esiste un dizionario archeologico italo-turco.
Un libro affascinante – lo ripeto – e che aprirà la mente del lettore a viaggi al centro della civiltà umana. E pensare che quelle zone sono oggetto oggi di azioni belliche, mentre la civiltà umana è comparsa proprio lì…

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