Andrea De Pascale

Appuntamenti

01/12/2015, ore 18:00

Il viaggio nella "Nuova Preistoria" prosegue con il giovane archeologo Andrea De Pascale che ha percorso in lungo la Turchia, documentando nel suo libro "Anatolia", editore Paganetto, le tracce di centinaia di siti dove si è compiuta la trasformazione, certamente non lineare, anzi, misteriosamente contraddittoria, dell'uomo cacciatore in uomo agricoltore. Dall'abbandono improvviso e misterioso di Gobekli Tepe, passeremo ai primi insediamenti urbani, in particolare in quella che viene considerata la prima vera città, Chatal Hoyuk, vicino all’attuale Konya, 600 km a ovest di Urfa. La sua storia, che presenta indizi di continuità culturale e cultuale con quella dei costruttori di Gobekli, dura circa duemila anni (8500-6500 anni fa) e finisce improvvisamente e forse in modo traumatico, segnalando una forte cesura di tipo sociale e forse climatico, con un probabile aumento della conflittualità che genera il temporaneo ritorno a modelli socio-economici di tipo paleolitico, precari e di piccola dimensione. Con pause e ripensamenti, la neolitizzazione, comunque, prosegue. Entro pochi millenni, forse addirittura secoli (fenomeno storicamente fulmineo..), seguendo sia la rotta continentale, sia quella mediterranea, tende a spostarsi verso Occidente, per cause probabilmente ambientali. Si tratta non solo di un flusso culturale, ma di vere e proprie correnti umane, rappresentate da individui molto più piccoli di quelli paleolitici che avevano occupato gli stessi siti costieri fino a tremila anni prima. Porteranno in Europa l'agricoltura e la zootecnia, e probabilmente, come sostiene lo studioso britannico Colin Renfrew, una vera rivoluzione linguistica originata dalle tecnologie neolitiche, che a sua volta sarebbe il nucleo ancestrale, ancorché non esclusivo, delle cosiddette lingue indoeuropee.
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