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Claudio Sottocornola presenta “A che punto è la notte?” a Cisano Bergamasco
 di venerdì 15 novembre 2024
Martedì 29 ottobre 2024 alle ore 18.00 Claudio Sottocornola ha presentato il volume “A che punto è la notte? Tracce di pensiero vigile” (Oltre Edizioni, 2024) presso la Sala Consiliare del Comune di Cisano Bergamasco, introdotto dalla delegata alla cultura Agatina Salamone. L’autore ha illustrato il senso del titolo scelto come metafora della condizione antropologica contemporanea, auspicando una rinnovata capacità di sintesi fra i contenuti della grande tradizione spirituale dell’Occidente e la gestazione di un nuovo paradigma ontologico-cognitivo, inclusivo e dialogante. Inoltrandosi nelle zone di confine del pensiero contemporaneo, egli ha inteso individuare nuovi perimetri da cui riguadagnare un centro ermeneutico efficace a spiegare l’attualità, dalla crisi dell’estetica contemporanea alla categoria di post-verità, da una nuova considerazione del mondo animale alla implicazioni connesse alla possibilità di forme di vita intelligente nel cosmo, dalla ridefinizione della sessualità correlata agli studi di genere alla crisi del sacro nel nostro mondo tecnico-scientifico. La seconda parte della conversazione è poi un invito a riscoprire il proprio mythos fondativo, ovvero la parte più integra e autentica di noi stessi, in ordine a un nuovo orientamento in quella notte postmoderna che dobbiamo attraversare con l’energia che l’arte, la spiritualità, il pensiero, e soprattutto una gentilezza capace di costruire relazioni empatiche e solidali, possono regalarci anche nei momenti più bui.

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Martedì 29 ottobre 2024 alle ore 18.00 Claudio Sottocornola ha presentato il volume “A che punto è la notte? Tracce di pensiero vigile” (Oltre Edizioni, 2024) presso la Sala Consiliare del Comune di Cisano Bergamasco, introdotto dalla delegata alla cultura Agatina Salamone. L’autore ha illustrato il senso del titolo scelto come metafora della condizione antropologica contemporanea, auspicando una rinnovata capacità di sintesi fra i contenuti della grande tradizione spirituale dell’Occidente e la gestazione di un nuovo paradigma ontologico-cognitivo, inclusivo e dialogante. Inoltrandosi nelle zone di confine del pensiero contemporaneo, egli ha inteso individuare nuovi perimetri da cui riguadagnare un centro ermeneutico efficace a spiegare l’attualità, dalla crisi dell’estetica contemporanea alla categoria di post-verità, da una nuova considerazione del mondo animale alla implicazioni connesse alla possibilità di forme di vita intelligente nel cosmo, dalla ridefinizione della sessualità correlata agli studi di genere alla crisi del sacro nel nostro mondo tecnico-scientifico. La seconda parte della conversazione è poi un invito a riscoprire il proprio mythos fondativo, ovvero la parte più integra e autentica di noi stessi, in ordine a un nuovo orientamento in quella notte postmoderna che dobbiamo attraversare con l’energia che l’arte, la spiritualità, il pensiero, e soprattutto una gentilezza capace di costruire relazioni empatiche e solidali, possono regalarci anche nei momenti più bui.

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