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A Kos con Diego Zandel
ZONADIDISAGIO di martedģ 9 agosto 2016
«Manuale sentimentale dell'isola di Kos» di Diego Zandel

[leggi l'articolo originale su ZONA DI DISAGIO]

Per Diego Zandel l’isola greca di Kos è un luogo dell’anima e degli affetti. Lo scrittore è stato sposato per quaranta anni con Anna, che da quell’isola proveniva.
Dopo la morte prematura della sua compagna di vita, Diego decide di aprire il proprio cuore al vissuto e raccontare in un libro tutte le trame esistenziali che lo legano a questa magnifica isola del Dodeconneso.
A Kos Diego Zandel ha dedicato già due libri (L’isola di Kos, Il fratello greco).
Ma Manuale sentimentale dell’isola di Kos. (Come trovare il paradiso) è una cosa diversa.
Tra racconto autobiografico e romanzo di formazione, Zandel racconta il suo grande amore per le persone e le cose di questo posto magico.
Scrittura ricca di particolari in cui l’autore non trascura nulla della grande famiglia greca che lo ha accolto nel lontano 1969.
Il racconto è avvincente, la penna di Diego non trascura proprio nulla. Precisa e coinvolgente quando si perde nei luoghi dell’isola e negli incontri che ha fatto a Kos in tutti questi anni di frequentazione.
La Grecia e soprattutto l’isola di Kos hanno cambiato per sempre Diego Zandel.
Lo capiamo subito leggendo questo atto d’amore di uno scrittore che racconta da uomo l’impressione che diventerà presto certezza: quel luglio del 1969 quando Diego arrivò per la prima volta a Kos si accorse subito di essere giunto in una dimensione diversa del tempo.
Dopo quasi mezzo secolo da quel giorno magico, arriva il Manuale sentimentale dell’isola di Kos in cui lo scrittore, l’uomo, il marito e il testimone documentano in un racconto lungo una vita una grande passione che si chiama Kos ma soprattutto Grecia.
«Ho sempre pensato che l’arte di narrare consiste nello stimolare l’immaginazione dell’ascoltatore a tal punto che assai prima della fine egli annega nelle proprie fantasticherie» così scrive Henry Miller ne Il colosso di Marussi, il bellissimo libro in cui lo scrittore americano racconta il suo viaggio in Grecia, terra che lo cambiò per sempre, perché lì scoprì un mondo creato e concepito per l’eternità.
«Lasciamo le nostre orme / sulla spiaggia dell’isola di Kos / né il mare né il vento / le cancellerà» questo annota Diego nei Taccuini che chiudono il libro. E come Henry Miller, il Diego Zandel in quella Grecia destinata per essere eterna ci ha lasciato il cuore e ha scoperto un immenso paradiso interiore...
Nicola Vacca

Diego Zandel, Manuale sentimentale dell’isola di Kos (come trovare il paradiso), Oltre edizioni, pagine 355, euro 16

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ZONADIDISAGIO - martedģ 9 agosto 2016
«Manuale sentimentale dell'isola di Kos» di Diego Zandel

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Per Diego Zandel l’isola greca di Kos è un luogo dell’anima e degli affetti. Lo scrittore è stato sposato per quaranta anni con Anna, che da quell’isola proveniva.
Dopo la morte prematura della sua compagna di vita, Diego decide di aprire il proprio cuore al vissuto e raccontare in un libro tutte le trame esistenziali che lo legano a questa magnifica isola del Dodeconneso.
A Kos Diego Zandel ha dedicato già due libri (L’isola di Kos, Il fratello greco).
Ma Manuale sentimentale dell’isola di Kos. (Come trovare il paradiso) è una cosa diversa.
Tra racconto autobiografico e romanzo di formazione, Zandel racconta il suo grande amore per le persone e le cose di questo posto magico.
Scrittura ricca di particolari in cui l’autore non trascura nulla della grande famiglia greca che lo ha accolto nel lontano 1969.
Il racconto è avvincente, la penna di Diego non trascura proprio nulla. Precisa e coinvolgente quando si perde nei luoghi dell’isola e negli incontri che ha fatto a Kos in tutti questi anni di frequentazione.
La Grecia e soprattutto l’isola di Kos hanno cambiato per sempre Diego Zandel.
Lo capiamo subito leggendo questo atto d’amore di uno scrittore che racconta da uomo l’impressione che diventerà presto certezza: quel luglio del 1969 quando Diego arrivò per la prima volta a Kos si accorse subito di essere giunto in una dimensione diversa del tempo.
Dopo quasi mezzo secolo da quel giorno magico, arriva il Manuale sentimentale dell’isola di Kos in cui lo scrittore, l’uomo, il marito e il testimone documentano in un racconto lungo una vita una grande passione che si chiama Kos ma soprattutto Grecia.
«Ho sempre pensato che l’arte di narrare consiste nello stimolare l’immaginazione dell’ascoltatore a tal punto che assai prima della fine egli annega nelle proprie fantasticherie» così scrive Henry Miller ne Il colosso di Marussi, il bellissimo libro in cui lo scrittore americano racconta il suo viaggio in Grecia, terra che lo cambiò per sempre, perché lì scoprì un mondo creato e concepito per l’eternità.
«Lasciamo le nostre orme / sulla spiaggia dell’isola di Kos / né il mare né il vento / le cancellerà» questo annota Diego nei Taccuini che chiudono il libro. E come Henry Miller, il Diego Zandel in quella Grecia destinata per essere eterna ci ha lasciato il cuore e ha scoperto un immenso paradiso interiore...
Nicola Vacca

Diego Zandel, Manuale sentimentale dell’isola di Kos (come trovare il paradiso), Oltre edizioni, pagine 355, euro 16

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