... il nostro auspicio e, perché no, il sogno, è che questa nostra esperienza editoriale, questi frammenti di testimonianza e riflessione, possano diventare lo spunto per generare confronti e riflessioni altre... un processo a cascata di pensieri, idee, progetti e interazioni possibili...
Mongolia vuol dire natura selvaggia, praterie senza fine. Un paese sterminato – cinque volte l’Italia – dove metà della popolazione vive in continuo movimento, perché l'essere nomadi fa parta della sua essenza più intima. Un milione e mezzo di persone, metà di tutti i mongoli, vivono ad Ulan Bator nella capitale più fredda del mondo (temperatura media annua -13 °C); gli altri sono nomadi nell’hodoo – la campagna – come vezzosamente chiamano tutto quello che è steppa, deserto, vallate, foreste per migliaia di chilometri intorno. Una presenza umana fondamentale quanto irrisoria (la densità è di nemmeno 2 abitanti per chilometro quadrato, un altro record mondiale). Non poteva che nascere e attecchire qui lo sciamanismo, la religione della natura, dell’estasi e della semplicità.
... il nostro auspicio e, perché no, il sogno, è che questa nostra esperienza editoriale, questi frammenti di testimonianza e riflessione, possano diventare lo spunto per generare confronti e riflessioni altre... un processo a cascata di pensieri, idee, progetti e interazioni possibili...
Mongolia vuol dire natura selvaggia, praterie senza fine. Un paese sterminato – cinque volte l’Italia – dove metà della popolazione vive in continuo movimento, perché l'essere nomadi fa parta della sua essenza più intima. Un milione e mezzo di persone, metà di tutti i mongoli, vivono ad Ulan Bator nella capitale più fredda del mondo (temperatura media annua -13 °C); gli altri sono nomadi nell’hodoo – la campagna – come vezzosamente chiamano tutto quello che è steppa, deserto, vallate, foreste per migliaia di chilometri intorno. Una presenza umana fondamentale quanto irrisoria (la densità è di nemmeno 2 abitanti per chilometro quadrato, un altro record mondiale). Non poteva che nascere e attecchire qui lo sciamanismo, la religione della natura, dell’estasi e della semplicità.
L'AUTRICE
Danila Boggiano è nata e vive a Sestri Levante, laureata in Filosofia presso l’Università degli Studi di Genova. Ha pubblicato Piccole foglie e sparse, ed. San Marco dei Giustiniani 1997; La pazienza del tempo, ed. Sabatelli 1999; La tessitrice di vento, ed. Le mani 2004; Amorosi sentieri, ed. Bastogi 2008; Inconsapevole musa, ed. San Marco dei Giustiniani 2010.