Gentili Colleghi,  con piacere presentiamo IL PAESAGGIO, un tributo a Pietro Greco di Roberto Besana.  Nel volume, attraverso le fotografie, viene creato un dialogo  ininterrotto con artisti, scienziati, filosofi, giornalisti, scrittori,  amici di Pietro Greco che con il loro contributo hanno voluto rendergli  omaggio.  IL PAESAGGIO.  DIALOGO TRA FOTOGRAFIA E PAROLA  Con 65 fotografie in bianco e nero  Un tributo a Pietro Greco  A cura di Roberto Besana  Töpffer (Oltre edizioni)  Pagine 164, prezzo 24,50  In libreria il 14 maggio  Contributi di  Francesco Aiello, Ezio Amistadi, Piero Angela, Nicola Armaroli, Marco  Armiero, Vasco Ascolini, Silvia Baglioni, Barone Enzo, Silvia  Bencivelli, Roberto Besana, Lucio Bianco, Piero Bianucci, Gian Italo  Bischi, Francesca Boccaletto, Gianfranco Bologna, Francesca Buoninconti,  Marco Buticchi, Lilly Cacace, Valerio Calzolaio, Luca Carra, Marco  Ciardi, Lorenzo Ciccarese, Liliana Curcio, Luigi Dei, Alessandro De  Rossi, Antonio Ereditato, Michele Fina, Valentina Fortichiari, Marco  Fratoddi, Margherita Fronte, Roberta Fulci, Silvano Fuso, Marco Enrico  Giacomelli, Angelo Guerraggio, Umberto Guidoni, Sandro Iovine, Francesco  Lenci, Ugo Leone, Giuseppe Longo, Roberto Lucchetti, Simona  Maggiorelli, Stefano Mancuso, Beppe Mecconi, Luca Monti, Marta  Morazzoni, Marco Motta, Vincenzo Mulè, Gianfranco Nappi, Piergiorgio  Odifreddi, Daniela Palma, Rossella Panarese, Marco Pantaloni, Giovanni  Paoloni, Telmo Pievani, Gaspare Polizzi, Cristina Pulcinelli Nello  Rossi, Mario Salomone, Roberto Rosso, Silvestro Serra, Raffaella Simili,  Melina Scalise, Settimo Termini, Tiziano Fratus, Leonardo Tunesi,  Chiara Valerio, Stefano Zuffi.  Questo libro è uno sguardo sul Mondo come lo avrebbe pensato e voluto  Pietro Greco, scrittore, giornalista, comunicatore di scienze. Questo  libro, a cura di Roberto Besana, è un invito a entrare nel paesaggio  attraverso le fotografie e i testi che le accompagnano per emozionarci e  viverli come spazi d’interazione, senza temere di sporgersi dalla  “finestra” di una fotografia. Su iniziativa di Roberto Besana, autore  delle fotografie, la penna di Pietro Greco con cui stava sviluppando  questa opera, è stata presa come passaggio di testimone, da tante donne e  uomini della cultura e della scienza, amici e colleghi di Pietro che lo  hanno stimato per la sua umanità e cultura.
  Scrive Roberto Besana: «18 dicembre 2020, sul Mattino di Napoli leggo  questo titolo: “Ischia in lutto, è morto Pietro Greco, giornalista di  fama internazionale”. Sono stupefatto, costernato, incredulo.  Considerato lo spirito che lo contraddistingueva non ci si poteva far  sopraffare dal dolore, si doveva continuare a contribuire alla  diffusione della conoscenza come lui avrebbe voluto, ed ecco che ho  pensato di utilizzare la sua penna come testimone e passarla a 65 amici,  colleghi, scienziati, studiosi, letterati, giornalisti che ne  prendessero l’eredità, che si sostituissero a lui per completare questa  opera di scritti e fotografia (..). Probabilmente non troverete una  perfetta successione e coerenza negli argomenti dei testi, così come le  fotografie volutamente non hanno omogeneità estetica e rappresentativa  perché sono “momenti” del variabilissimo paesaggio della nostra mente,  ma certamente sono 65 stimoli come gli anni della sua intensa vita per  conoscere, sviluppare pensieri o riflessioni, in linea con l’ecletticità  del suo ingegno. Grazie Pietro, grazie amico vero!»
  Dall’introduzione e curateladi Melina Scalise : «Oggi abbiamo più che  mai bisogno di ripensare a questo territorio che chiamiamo paesaggio,  perché dietro quell’apparire c’è tutta la nostra voglia di starci e di  esserci in questo “paesaggio”, su questa Terra. E’ il luogo del nostro  abitare, ciò che chiamiamo habitat, per cui sentiamo la necessità di  adottare una nuova etica del territorio e, con essa, anche della  tecnologia perché la Natura non ci uccida, perché noi non si perda tutto  quanto abbiamo costruito. La parola “paesaggio” deriva dal termine  francese “paysage” a cui si attribuisce una derivazione dal latino  “pagus” che significa villaggio, borgo, composto da pays (cioè paese per  cui si intende un luogo abitato dall’uomo, coltivato e o edificato,  misurato e con un significato giuridico ed economico) e dal suffisso  “-age” che significa “insieme”, “vista d’insieme”, “totalità”. In  pratica è insita, nel significato stesso della parola paesaggio, il  guardare e il fare dell’uomo sull’ambiente circostante. Potremmo  semplificare che il paesaggio è l’altro, l’insieme di cose e persone che  ci circonda». 
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