L’inganno: presentazione del libro di Vito Introna e Francesca Panzacchi

Articoli

30/11/2021, ore 09:59

Alberto Bocedi, ricco industriale bolognese, a quarantott'anni incontra in un meeting la bellissima Federica Fabbri, ragazza immagine venticinquenne e se ne innamora perdutamente. Federica, algida e calcolatrice, per mere questioni economiche sposa quell’uomo anziano e poco attraente. Il matrimonio dura una dozzina d’anni, senza figli.
Federica, stanca per le continue assenze del marito, gran lavoratore e poco dedito alla vita mondana, comincia a essere stufa del suo status di moglie mantenuta, malgrado il marito le garantisca costose vacanze estive, palestre di grido, boutique di prim’ordine e frequenti week end in ambienti molto selezionati. Federica comincia così a prendersi qualche licenza sessuale con Vincenzo Spada, un culturista ventottenne senza né arte né parte. Alberto chiude un occhio, convinto che la giovane moglie dopo un po’ si stancherà. In realtà quel Vicenzo è solo una pedina del complicato gioco ordito dalla crudele e paranoica Federica Fabbri che, nel frattempo, aveva intrecciato una relazione con Christian Salvaterra, agente penitenziario noto per le sue crudeltà contro i detenuti e sospettato di aver accompagnato la Banda della Uno Bianca in un paio di rapine minori. Inizia da qui un perverso gioco dei due diabolici amanti fatto di un finto rapimento e riscatto, imbrogli informatici e una fuga a Cuba, per una vita di eterne vacanze.
Ma non hanno fatto i conti con il marito di lei, che ingaggia due investigatori privati, ex poliziotti, per recuperare, se non la moglie, almeno i suoi soldi.

Così fu quell’amore dal mancato finale

Così splendido e vero da potervi ingannare. 

[Fabrizio De André, Dolcenera]

  

Federica si fermò in mezzo al marciapiedi, voltandosi poi di scatto.

Era certa che qualcuno la stesse seguendo.

Non vide nessun viso familiare ma percepì un movimento veloce, quasi uno scatto.

Abbassò gli occhiali da sole sul naso e rimase ferma a guardare la gente che la superava urtandola appena.

Riprese a camminare, ma più lentamente.

Una ventina di metri dopo si infilò in un negozio d’abbigliamento.

Fece cenno alla commessa di aspettare e fingendo di dare un’occhiata a un tubino appeso in prossimità della vetrina non perse d’occhio la strada.

Attese con pazienza circa un paio di minuti, senza notare nulla di sospetto.

Stava per rivolgersi nuovamente alla commessa quando notò l’avvicinarsi di un uomo sulla cinquantina basso e tarchiato, si era fermato a fumare in prossimità del negozio.

Non si guardava attorno, ma aveva gli occhi fissi sulla vetrina della boutique, nonostante vendesse solo abbigliamento femminile.

Federica ruotò lo sguardo all’interno. Il negozio era piuttosto ampio, ma non c’era nessun altro a parte lei e due commesse intente a ripiegare gli abiti in prossimità dei camerini.

Quell’uomo non aspettava nessuno. O forse aspettava proprio lei.

L’uomo misterioso tirò fuori il cellulare e digitò qualcosa, spense la sigaretta e proseguì oltre.

Federica tirò un sospiro di sollievo.

Forse si era sbagliata.


Commenti   |   Stampa   |   Segnala   |  Ufficio Stampa Oltre Edizioni Ufficio Stampa