Questi sono i miei fiumi… 
Lo sguardo di Ungaretti – Visività e influenza dell’arte figurativa nella poesia ungarettiana, Carla Boroni, Gammarò.  Le liriche di Ungaretti, il nume tutelare dell’ermetismo, intellettuale  finissimo che ha squarciato il velo delle convenzioni ponendo l’accento  sulla complessità contraddittoria della condizione di vita dell’uomo  novecentesco, che ha vissuto l’esperienza della guerra e della perdita  di ogni riferimento e certezza ma anche, nel suo secolo, quella  dell’evoluzione del concetto di visuale, pure, per non dire soprattutto,  per il tramite del cinema e del piccolo schermo, sono caratterizzate da  una vivida solennità suggellata da una polifonia multisensoriale che si  esprime al massimo con immagini potenti tanto da restare impresse e da  fondare un nuovo canone: Boroni ne traccia pertanto un’esegesi  approfondita e significativa, che induce alla riflessione e, insegnando,  alla meditazione.  
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