I guardiani di Wirikuta

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03/09/2022, ore 12:11

Deserto messicano. Terra screpolata dalle temperature proibitive, polvere ovunque e qualche cactus a punteggiare il paesaggio desolato. Un drappello di undici uomini con strani copricapi piumati procede a passo lento. Sono indios Huichol e si stanno recando in pellegrinaggio a Wirikuta, destinazione il villaggio di Leunar che i gringos conoscono come Quemado, terra sacra al Grande Cervo Tmarz Kallaumari. In testa al gruppo si trova il maracamè, lo sciamano della tribù, Aik Tevillare. Assieme a lui c’è il nipote sedicenne Samuravi che deve intraprendere il suo viaggio di iniziazione bendato e successivamente assistere alla raccolta del sacro cactus, il peyote. Nonno e nipote sono destinati a diventare i guardiani dell’oro della sacra montagna e rimanere lì fino a quando una volpe scenderà dalla montagna. L’oro ha suscitato l’interesse dei bianchi, compresi banditi e assassini senza scrupoli. Lo stesso tesoro che ha ingolosito l’avventuriero italiano Antonio Balestrieri, dopo averne sentito i racconti. Giunto infatti a bordo della sua jeep a Real Catorce, cittadina semi abbandonata e un tempo il più importante centro di attività minerarie nell’area, alla ricerca di due italiani precedentemente scomparsi si ritroverà invischiato in un’avventurosa caccia al tesoro…

Giancarlo Narciso è un autore milanese molto particolare la cui vita avventurosa si confonde spesso con le storie delle sue opere. Ha pubblicato più di trenta opere anche con lo pseudonimo di Jack Morisco e ha vissuto in varie parti del mondo, dal Centro America all’Estremo Oriente, facendo mille lavori, dal contrabbandiere al dirigente d’azienda. Il romanzo in questione ha già visto la pubblicazione nel 1994 con la mitica casa editrice Granata Press di Luigi Bernardi. Questo romanzo avventuroso viene quindi ripubblicato quest’anno con Oltre Edizioni, mantenendo immutato il suo carico di azione e suspense. La storia amalgama al suo interno scene da film d’azione, atmosfere da thriller e paesaggi da western alla Sergio Leone, con tanti aspetti esoterici legati alle tradizioni degli indios. I richiami principali sono ad autori del thriller come Bruno Traven e Desmond Bagley, dove l’azione ha un peso molto importante così come il carattere dannato del protagonista, come nel caso di Balestrieri, personaggio con tante assonanze autobiografiche con l’autore.


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