Una storia della radio pubblica italiana dalle origini ad oggi non è mai stata scritta, eccezion fatta per la ‘Garzantina della radio’  uscita nel 2003, che però è una sorta di dizionario totalmente diverso  dall’impostazione di quest’opera e non è aggiornata agli ultimi anni. 
  Nell’opera si ripercorre la quasi centenaria storia della radio italiana attraverso  i suoi conduttori, i programmi che ne hanno fatto la storia, le canzoni  lanciate dalla radio, i funzionari, gli effetti del media sulla  politica e sul costume italiano. In due volumi ( oltre 1200 pagine)   viene raccontata l’avventurosa storia della radio pubblica italiana che  nel 2024 festeggerà il proprio centenario: la nascita della radio in  Italia, i primi divi della radio (Maria Luisa Boncompagni, Nunzio  Filogamo e Nicolò Carosio), le prime trasmissioni popolari; la radio del  dopoguerra.  il giornale radio, Radio sera, i Gazzettini regionali. 
  E  ancora: l’ideazione del Festival di Sanremo (che nasce come  trasmissione radiofonica), la nascita di Tutto il calcio minuto per  minuto, le trasmissioni sportive, i radio documentari, il teatro in  radio, la nascita della filodiffusione e del Notturno italiano. Con gli  anni ’60 grazie ad alcuni dirigenti illuminati la radio vive una seconda  gioventù. La riforma della Rai, la nascita dei tre Gr. La rottura del  monopolio e la Rai che deve fronteggiare la concorrenza della radio  libere, la nascita di Raistereo1, Raistereo2 e il successo di Rai Stereo  Notte,  Black out e il Fabio Fazio radiofonico. La radio nella seconda  Repubblica. Il ripristino del Gr unificato, Michele Mirabella e Toni  Garrani,  Andrea Vianello, Dario Salvatori, Carlo Massarini, Gianluca  Nicoletti, Umberto Broccoli, il ritorno in radio di Enrica Bonaccorti,  Paolo Limiti, Maurizio Costanzo, Con parole mie di Umberto Broccoli. La  radio del nuovo millennio: la nascita di Gr parlamento, di Isoradio,  Radio3 Classica e di nuovi canali di Radio Rai. 
  Cento anni della  radio musicale e non restano negli occhi (e nelle orecchie) le immagini  e i suoni che hanno caratterizzato le varie epoche. In due volumi  potrete conoscere cent’anni di storia della radio pubblica italiana  attraverso le trasmissioni, i conduttori, i registi, gli autori, i  dirigenti che hanno contribuito a farne la storia.  
“Chi fa la radio deve costruire un percorso, elaborare un  pensiero, immaginare come comunicarlo, fare in modo di trasformare le  parole in immagini nella mente dell’ascoltatore. È il teatro della mente  nel quale chi ascolta è parte attiva esattamente come chi parla dietro a  quel microfono. Chi ascolta è al tempo stesso scenografo, regista e  autore così come lo è chi parla”. (Dalla prefazione di Umberto Broccoli)  
   
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