Ciò che sorprende in Florbela Espanca è non  tanto la problematica fragilità che riguarda il rapporto con sé stessa e  con il mondo, cosa poco sorprendente, trattandosi di poesia, quanto la potenza delle immagini in cui questa fragilità va a confluire,  come un abito sontuoso di colore rosso indossato in occasione di un  lutto. Non per negarlo e rovesciarlo convenientemente in festa, ma per  mostrarne in contrasto i dolorosi risvolti, contrappunto alla lucida  consapevolezza spinta sino al punto dell’esasperazione che è il segno di  Florbela donna e poeta. Guarda in sé, Florbela, e lo fa incessantemente  e immediatamente, musicalmente, senza nulla concedere alla parte  riflessiva e mediatrice della parola che potrebbe appunto flettere nella  direzione del pacato aggiustamento il suo sguardo. Fa insomma quello  che nessun poeta dovrebbe fare… 
Florbela Espanca, pseudonimo di Flor Bela de Alma da Conceição, nacque a Vila Vicosa nel 1894, 8 dicembre, e nello stesso giorno morirà suicida, trentasei anni dopo. La  sua vita porta fin dalla nascita il segno dell’inquietudine e della  stravaganza. Nacque infatti da una relazione extraconiugale del padre,  relazione che la moglie accettò, essendo sterile. Florbela fu cresciuta,  insieme con il fratello Apeles, nato tre anni dopo dal rapporto con la  stessa donna, dal padre e dalla moglie, nonostante fossero stati  registrati come figli di padre sconosciuto. Florbela fu una delle prime  donne in Portogallo a portare a compimento il ciclo di studi secondario e  ad iscriversi successivamente alla facoltà di Diritto, senza tuttavia  conseguire la laurea. Si sposò tre volte, ebbe molti amori, non ebbe  figli. Contemporanea di Pessoa, la sua storia letteraria oscilla  tra apprezzamento e mancato riconoscimento e spazia dalla poesia alla  prosa. In vita furono pubblicate soltanto due antologie di testi poetici, il Libro dei dolori e il Libro di sorella saudade. Tutta l’opera poetica di Florbela fu raccolta in Sonetti completi e  pubblicata nel 1934 da Guido Battelli, un professore italiano  innamorato della sua poesia, e forse anche di lei, con cui fu a lungo in  corrispondenza e da lei ritenuto uno degli amici più cari.  Oggi, nonostante l’ostracismo di cui fu vittima a lungo da parte del regime salazarista e della Chiesa, è a buon diritto annoverata tra i grandi della letteratura portoghese. 
FLORBELA ESPANCA – POESIE SCELTE 
con testo portoghese a fronte – Traduzione e cura di Danila Boggiano 
Pagine 114, prezzo 16 euro, in libreria dal 16 maggio – Oltre edizioni  
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