La difficile unità

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15/10/2011, ore 16:14

Il volume ripercorre il Risorgimento italiano attraverso i grandi e i piccoli episodi, i sentimenti, i grandi ideali ma anche le contraddizioni e gli scontri tra le diverse anime politiche e culturali che vissero quell'epoca. Dalla discesa di Napoleone alle fughe, agli esili e alle forche dei giovani patrioti; dalle sette segrete alle barricate del 1848; da Solferino ai Mille: i protagonisti di quella epopea - da Mazzini a Garibaldi, da Carlo Alberto a Vittorio Emanuele II, da Cavour a Verdi - vengono 'lasciati parlare' attraverso i loro scritti, i discorsi ufficiali e ufficiosi, gli epistolari.Tali riflessioni, intrise di speranze e delusioni, consentono infatti di comprendere non solo i motivi che fecero nascere e diffondere l'idea di Nazione e di 'Italia' ma, al contempo, le scelte decisive che lasciarono in eredita' problemi irrisolti e per molti ancora attuali: federalismo e centralismo, la questione meridionale, il complicato rapporto con la Chiesa.
Ne esce un racconto che si concentra sui fallimenti e sulle vittorie, sulle grandi passioni e sul significato profondo del Risorgimento, quel processo di modernizzazione che portò gli italiani alla conquista delle moderne libertà di stampa e di associazione, della garanzia del diritto, dell'indipendenza e delle istituzioni rappresentative.
Infine il libro affronta, per la prima volta, 'cosa sia rimasto' del Risorgimento oggi, e ripercorre il serrato e polemico dibattito che negli ultimi anni, sulle pagine dei principali quotidiani italiani, ha visto contrapporsi intellettuali, opinionisti e uomini politici di fama nazionale. Un dibattito che, non a caso, ha fatto parlare di 'Assalto al Risorgimento'.




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