Martedì 10 giugno alle 17:30, nel salone del centro anziani di Piazza  Brin, in via Filippo Corridoni 7 alla Spezia, Beppe Mecconi presenterà Gli squali del Pacifico americano – scienza, mito, leggenda (Töpffer edizioni) libro del paleontologo spezzino Walter Landini. Ingresso libero. 
  
“Squali, predatori dei mari per antonomasia la cui origine si perde nel  tempo profondo del pianeta. Al di fuori dei rigidi schemi della  sistematica biologica, con la comparsa dell’uomo, il loro ruolo e il  loro posto in natura divennero il prodotto del vissuto, del percepito,  dell’immaginato. Da incarnazione del potere e della forza vitale a  vittime sacrificali delle voglie, delle fobie e delle debolezze degli  uomini. Non esiste un modo univoco per definirli, anche se ne abbiamo  inventati molti per temerli o per odiarli – leggiamo nella nota di  presentazione dell’iniziativa -. Il libro narra l’avventura scientifica e  umana, durata oltre trent’anni, dell’autore, un paleontologo  appassionato di geografia e di storie, ripercorrendo il suo rapporto con  le comunità amerindie della costa ovest del Pacifico, attraverso le  ricerche sul campo, i miti, le leggende, i manufatti, le iconografie.  Tutto ha inizio con il ritrovamento di uno strano manufatto raffigurante  una duplice immagine dello squalo bianco, predatore oggi raro in quelle  acque. Questa scoperta innesca una serie di domande sul ruolo dello  squalo nell’immaginario collettivo dei nativi, portando l’autore a  scoprire come questo animale fosse venerato, temuto, addirittura  divinizzato. Attraverso un’analisi approfondita il libro rivela come il  rapporto tra uomo e squalo variasse significativamente tra le diverse  comunità. Ma questo straordinario libro non si limita a esplorare il  rapporto tra uomo e squalo, intreccia, infatti, anche diverse narrazioni  che spaziano dalle avventure dei pirati che solcavano quelle coste (e  pure le nostre), alle leggende di giganti che terrorizzavano le antiche  popolazioni. Un viaggio ricco di sorprese che inizia nelle acque del  nostro golfo e ci porta alla scoperta di un mondo perduto in cui il  confine tra uomo e natura era sottile e il mistero avvolgeva ogni  aspetto della vita”.  
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