In libreria “Cinquantadue. Racconti” di Beppe Mecconi

Segnalazioni

19/10/2025, ore 08:44

Cinquantadue sono le settimane in un anno. Cinquantadue sono i rapidi racconti selezionati abbinati ad altrettanti dipinti e disegni, virati in bianco e nero per non distrarre. In questo mondo verboso all’eccesso, ridondante in tutti i campi, nella scrittura, nella pittura, nel teatro, nella vita… ecco finalmente un poco di sintesi planare con leggerezza su temi del nostro tempo, sul sociale, sull’amore, sull’introspezione. Con leggerezza, che non è superficialità, perché il racconto è questo: essenzialità, insegna a togliere. Il racconto è zen.

Dalla Prefazione: Il racconto e l’evoluzione dell’antica “novella”, per esempio quelle de Le mille e una notte o del Decameron del Boccaccio.  Differisce però da questa soprattutto perché il racconto rappresenta una narrazione più riflessiva, in cui spesso è centrale l’analisi di ambienti, personaggi, situazioni, analisi breve, talvolta di una sola pagina. Il linguaggio è preciso e curato in descrizioni e riflessioni, sebbene essenziale, e l’assenza di una cornice narrativa specifica permette, sicuramente nel caso dei testi presenti in questo volume, un’ampia fantasia nell’accoppiamento con un’opera pittorica. Infatti Mecconi non si e limitato a scrivere “nuove novelle”, portando quindi una ventata di novità nel panorama letterario; ha fatto di più, ha associato a ognuna di esse alcune delle sue opere pittoriche in abbinamenti talvolta intuitivi, a volte più introspettivi. Forse è proprio questa la sfida rivolta al lettore: leggere il racconto e sentire il disegno abbinato.
Apprezzare i motivi per cui risuona in una sorta di comunione con lartista ma, meglio ancora, indagare dentro di noi quando il disegno ci sembra inappropriato, sebbene non sia mai respingente. O forse sì, per qualcuno unimmagine potrebbe risultare tale, perché l’Arte (perché di Arte si tratta) non arriva a tutti nello stesso modo. Ecco allora che una maschera che si apre su un volto può affascinare al limite della seduzione ma può anche spaventare e disturbare.

L’AUTORE

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Collabora con Projeto Libertade, ONG che si occupa dei disagi dell’infanzia nella favela di Vila Vintèm a Rio de Janeiro. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici Per i marchi “Oltre” ha pubblicato: Per Gammarò edizioni: Trabastìa – Cent’anni di gente comune, 2017; Il manoscritto di Laneghè, 2020. Per Töpffer edizioni: Il polpo campanaro, (2018); La notte che mio nonno pescò Babbo Natale, (2018).



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