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Boroni e lo sguardo di Ungaretti
La Voce del popolo di martedì 4 gennaio 2022
Una nuova fatica editoriale della docente della facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica

di MASSIMO VENTURELLI
È stata data alle stampe nelle ultime settimane del 2021 “Lo sguardo di Ungaretti” (Edizioni Gammarò, euro 18.00) l’ultima fatica editoriale di Carla Boroni che da sempre affianca alla docenza (è professore associato di letteratura contemporanea nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica) la passione per l’editoria, convinta com’è che la cultura non debba essere relegata alle sole aule universitarie
Studi. Il libro raccoglie gli studi che Carla Boroni ha dedicato al complesso rapporto tra Giuseppe Ungaretti e l’esperienza visiva derivante dal contatto con l’arte figurativa. L’autrice, nelle pagine del libro, cerca di mettere in luce come la pittura, la scultura e l’architettura abbiano rappresentato per il poeta non solo semplici campi di studio e di riflessione, ma veri e propri strumenti per l’elaborazione di una visione del mondo, di una concezione sia tecnica sia esistenziale della letteratura, di una pratica poetica che ha costruito le proprie immagini attingendo in primo luogo proprio dall’ambito dell’esperienza visiva.
Poesia. La poesia di Ungaretti, infatti, è densa d’immagini provenienti dalla storia dell’arte, dal paesaggio naturale. La sua poetica, poi, è anche debitrice nei confronti di immagini mentali che sfociano spesso nell’onirico.”Immagini evanescenti – scrive Carla Boroni – che in molti casi evocano sentimenti, sensazioni impalpabili e, di contro, immagini che si delineano in modo netto e preciso, in una forma cartesiana non correre il rischio di confinare il dato poetico di Ungaretti al solo punto di vista letterario.
Prospettiva. Una tale prospettiva, continua ancora l’autrice, “rischierebbe di lasciare sullo sfondo l’aspetto più caratteristico del rapporto di Giuseppe Ungaretti con le arti figurative. Rischierebbe di non cogliere tutti i diversi punti di vista che concorrono a fare di tale rapporto un elemento essenziale per la costruzione della poesia ungarettiana, “che – sostiene ancora l’autrice–si è sempre chiaramente proposta come una poesia che nasce dalla vita, dal dato esistenziale”.
Vita. “Poesia è – sono i versi della composizione ‘Commiato’ contenuta nella raccolta ‘Vita d’un uomo. Tutte le poesie’ edita nel 2009 d Mondadori e curata da Carlo Ossola– il mondo l’umanità/ la propria vita/ fioriti dalla parola”.


leggi l'articolo integrale su La Voce del popolo
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È stata data alle stampe nelle ultime settimane del 2021 “Lo sguardo di Ungaretti” (Edizioni Gammarò, euro 18.00) l’ultima fatica editoriale di Carla Boroni che da sempre affianca alla docenza (è professore associato di letteratura contemporanea nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica) la passione per l’editoria, convinta com’è che la cultura non debba essere relegata alle sole aule universitarie
Studi. Il libro raccoglie gli studi che Carla Boroni ha dedicato al complesso rapporto tra Giuseppe Ungaretti e l’esperienza visiva derivante dal contatto con l’arte figurativa. L’autrice, nelle pagine del libro, cerca di mettere in luce come la pittura, la scultura e l’architettura abbiano rappresentato per il poeta non solo semplici campi di studio e di riflessione, ma veri e propri strumenti per l’elaborazione di una visione del mondo, di una concezione sia tecnica sia esistenziale della letteratura, di una pratica poetica che ha costruito le proprie immagini attingendo in primo luogo proprio dall’ambito dell’esperienza visiva.
Poesia. La poesia di Ungaretti, infatti, è densa d’immagini provenienti dalla storia dell’arte, dal paesaggio naturale. La sua poetica, poi, è anche debitrice nei confronti di immagini mentali che sfociano spesso nell’onirico.”Immagini evanescenti – scrive Carla Boroni – che in molti casi evocano sentimenti, sensazioni impalpabili e, di contro, immagini che si delineano in modo netto e preciso, in una forma cartesiana non correre il rischio di confinare il dato poetico di Ungaretti al solo punto di vista letterario.
Prospettiva. Una tale prospettiva, continua ancora l’autrice, “rischierebbe di lasciare sullo sfondo l’aspetto più caratteristico del rapporto di Giuseppe Ungaretti con le arti figurative. Rischierebbe di non cogliere tutti i diversi punti di vista che concorrono a fare di tale rapporto un elemento essenziale per la costruzione della poesia ungarettiana, “che – sostiene ancora l’autrice–si è sempre chiaramente proposta come una poesia che nasce dalla vita, dal dato esistenziale”.
Vita. “Poesia è – sono i versi della composizione ‘Commiato’ contenuta nella raccolta ‘Vita d’un uomo. Tutte le poesie’ edita nel 2009 d Mondadori e curata da Carlo Ossola– il mondo l’umanità/ la propria vita/ fioriti dalla parola”.


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