La Casa Editrice OLTRE, col suo marchio


è stata fondata nel febbraio del 2009 e, dopo un periodo dedicato alla progettazione delle collane, alla scelta degli argomenti da trattare e all'individuazione degli autori più qualificati a scriverne, ha iniziato le pubblicazioni nel maggio del 2011.
Il marchio editoriale


è entrato a far parte della 'scuderia Oltre' l'1 gennaio 2015 seguendo da subito le tracce che hanno guidato i passi della casa madre.

A dicembre 2017 nasce il terzo marchio editoriale



dedicato esclusivamente ai libri illustrati, in tutte le loro declinazioni.


La missione di tutti i marchi editoriali del gruppo è presentare fatti e argomenti da punti di vista originali o, almeno, poco frequentati; mettere in luce conoscenze non ancora adeguatamente indagate dalle attuali discipline letterarie, storiche, scientifiche, filosofiche, antropologiche, artistiche e religiose. Per rendere possibile questo cammino di crescita occorre andare:

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La Casa Editrice OLTRE, col suo marchio Oltre, è stata fondata nel febbraio del 2009 e, dopo un periodo dedicato alla progettazione delle collane, alla scelta degli argomenti da trattare e all'individuazione degli autori più qualificati a scriverne, ha iniziato le pubblicazioni nel maggio del 2011.

Il marchio editoriale Gammarņ è entrato a far parte della 'scuderia Oltre' l'1 gennaio 2015 seguendo da subito le tracce che hanno guidato i passi della casa madre.

A dicembre 2017 nasce il terzo marchio editoriale, Töpffer, dedicato esclusivamente ai libri illustrati, in tutte le loro declinazioni.

La missione di tutti i marchi editoriali del gruppo è presentare fatti e argomenti da punti di vista originali o, almeno, poco frequentati; mettere in luce conoscenze non ancora adeguatamente indagate dalle attuali discipline letterarie, storiche, scientifiche, filosofiche, antropologiche, artistiche e religiose. Per rendere possibile questo cammino di crescita occorre andare:
  • oltre le comode consuetudini, ampliando gli orizzonti del sapere e allargando le prospettive etiche;
  • oltre gli schemi ideologici, destinati a trasformarsi in conformismi politici e ad avallare schiavitù economiche;
  • oltre le rigidità dottrinali delle religioni, foriere di scontri di civiltà
  • oltre i chiusi cenacoli delle consorterie filosofiche, che limitano la condivisione del pane della conoscenza;
  • oltre la rigidità delle scuole e delle accademie che ossificano l'arte, soffocano la novità del pensiero e imbrigliano la creatività dell'ispirazione;
  • oltre la stessa attuale percezione della coscienza, che trasforma spesso prassi operative ed abitudini acquisite in rigide convenzioni sociali e in norme morali,imponendole come sacre ed universali;
  • oltre l'ignoranza artatamente diffusa, l'oblio consapevole della memoria, la morte programmata della ragione;
  • oltre i miti della razza, del sangue e della forza prevaricatrice degli interessi particolari sul bene generale.
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04/10/2024

Cronache del Diana

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Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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