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Giacomo Scotti  Giacomo Scotti
Guerre, uomini e cani

Giacomo Scotti è uno scrittore della minoranza italiana in Istria e a Fiume. Ci è diventato, non è uno scrittore autoctono, come Nelida Milani o Laura Marchig, per fare i nomi di due autrici pubblicate dalla nostra casa editrice. In Italia è particolarmente noto per i suoi libri di Storia, taluni discussi, altri illuminanti su una realtà altrimenti sconosciuta. E' Scotti che ha fatto conoscere agli italiani l'inferno di Goli Otok, l'isola del Quarnero trasformata da Tito in un lager per gli oppositori legati, o semplicemente sospettati di esserlo, a Mosca dopo l'espulsione nel 1948 della Jugoslavia dal Cominform. Ed è Scotti che ci ha fatto conoscere pagine altrimenti nascoste o paludate dalla retorica nazionalista della più recente guerra interetnica che ha fatto della Jugoslavia un paese ex.

In questo libro di racconti conosciamo un altro Scotti, più intimo, più legato ai ricordi della sua vita personale e famigliare, che vanno dal suo paese natale, Saviano, in provincia di Napoli, alla Fiume e all'Istria viste con gli occhi della nostalgia di un periodo, quello dell'immediato dopoguerra, che ha in questo scrittore un testimone privilegiato per la sua carriera professionale svoltasi sempre nell'ambito della informazione.


Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Oltre edizioni
Pubblicato il 31/03/2015
pagine: 160
formato: cm. 13 x 20
copertina: softback con alette — brossura
collana: narrazioni
genere: Narrativa italiana
ISBN: 9788897264507

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Giacomo Scotti è uno scrittore della minoranza italiana in Istria e a Fiume. Ci è diventato, non è uno scrittore autoctono, come Nelida Milani o Laura Marchig, per fare i nomi di due autrici pubblicate dalla nostra casa editrice. In Italia è particolarmente noto per i suoi libri di Storia, taluni discussi, altri illuminanti su una realtà altrimenti sconosciuta. E' Scotti che ha fatto conoscere agli italiani l'inferno di Goli Otok, l'isola del Quarnero trasformata da Tito in un lager per gli oppositori legati, o semplicemente sospettati di esserlo, a Mosca dopo l'espulsione nel 1948 della Jugoslavia dal Cominform. Ed è Scotti che ci ha fatto conoscere pagine altrimenti nascoste o paludate dalla retorica nazionalista della più recente guerra interetnica che ha fatto della Jugoslavia un paese ex.

In questo libro di racconti conosciamo un altro Scotti, più intimo, più legato ai ricordi della sua vita personale e famigliare, che vanno dal suo paese natale, Saviano, in provincia di Napoli, alla Fiume e all'Istria viste con gli occhi della nostalgia di un periodo, quello dell'immediato dopoguerra, che ha in questo scrittore un testimone privilegiato per la sua carriera professionale svoltasi sempre nell'ambito della informazione.



L'AUTORE
Poeta, romanziere, narratore, favolista, pubblicista, critico letterario, traduttore dalle lingue slave e giornalista, Giacomo Scotti è nato nel 1928 a Saviano (Napoli) dove recentemente è stato al centro di un convegno organizzato dall'Università "L'Orientale" di Napoli per due anniversari: l'85.esimo compleanno e i 65 anni della sua attività letteraria condensata in circa 170 opere, fra le quali numerose pubblicate a Trieste, città nella quale si trasferì da ragazzo per raggiungere nel 1947 la ex Jugoslavia, vivendo in Istria e a Fiume fino al 1982. Quell'anno ristabilì la residenza in Italia, dapprima nel suo paese natale e poi a Trieste da dove fa il pendolare fra l'Italia e la Croazia, tessendo intensi rapporti culturali.

Per la sua produzione letteraria, per i meriti acquisiti nella divulgazione della letteratura italiana nell'ex Jugoslavia e in altri campi della cultura, a Scotti sono stati conferiti numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero. I più recenti sono i Premi internazionali "Scritture di frontiera Umberto Saba" (Trieste, 2004), il "Calabria" nel 2005 e 2013 e il "Fulvio Tomizza" del Lyon Club Trieste-Europa nel 2006. A Scotti sono state pure conferite la cittadinanza onoraria del Comune di Monfalcone (Sigillo d'oro, 2005) e l'onorificenza di Commendatore dell'Ordine della Stella della Solidarietà della Repubblica Italiana (2006). In occasione del suo 85.esimo compleanno, Scotti è stato ospite d'onore anche del Comune di Saviano, le cui autorità gli hanno conferito la Targa della Città, dedicandogli una serie di eventi celebrativi nell'aula consiliare, nell'Auditorium cittadino e in alcune scuole elementari e medie, con lettura di sue poesie. Nell'occasione gli sono pervenuti numerosissimi messaggi augurali da parte di scrittori e poeti dell'Ovest ed Est europeo, fra i quali Predrag Matvejević, Diego Zandel, Daniel Nacinovich, Tommaso Di Francesco, Antonio Moscato, Irene Visintini, Maria Teresa Iervolino, Fabio Fiori, Gabriella Musetti, Marina Moretti, Rosanna Morabito...

Fra le sue opere primeggiano una trentina di sillogi di poesia, fra le quali - per ricordare le più recenti - risaltano la poderosa raccolta Tra due mari uscita a Trieste nel 2006 con prefazione di Claudio Martelli per le edizioni Unione Italiana e Università Popolare, e Versi di una vita, antologia in due volumi apparsa nel 2010 a Fiume a cura delle Edizioni Italiane (Edit) di Fiume. Fra le opere di narrativa vanno ricordati i Racconti di una vita apparsi nel 2001 per i tipi della LINT, Trieste, e il recentissimo volume Racconti fra due mondi curato dall'Edit di Fiume nel 2013, raccogliendo il meglio della narrativa di Scotti degli ultimi cinquant'anni. Fra i pur numerosi volumi di favole per ragazzi emergono Favole e leggende dell'Istria, Favole e leggende del Mar Adriatico (Santi Quaranta, Treviso), La Grotta del Vento (con prefazione di Erri De Luca) apparsa a Napoli e Dalla terra al cielo, quest'ultima edita da Asterios, Trieste, nel 2006. Tra le più recenti e apprezzate opere di Scotti va annoverato il romanzo autobiografico Per caso e per passione edito nel 2012 dalla Lint triestina, la medesima casa editrice dei celebri volumi di Scotti Goli Otok, ritorno all'Isola Calva (ampliato in quattro edizioni) e il Lager in mezzo al mare che hanno svelato una delle tragedie meno note del dopoguerra: quella che - insieme a decine di migliaia di comunisti antistalinisti jugoslavi - coinvolse alcune centinaia di italiani dell'Istria, Quarnero, friulani e triestini tra il 1948 e il 1956.
Il suo ultimo libro è Matvejević ed io, due marinai (Infinito, 2018) nel quale racconta la vita e l’opera del grande scrittore di origine croato-erzegovese Predrag Matvejevic, di cui fu grande amico e traduttore.

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Pubblicato il 31/03/2015
pagine: 160
formato: cm. 13 x 20
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genere: Narrativa italiana
ISBN: 9788897264507

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15/09/2024

Premio Montale Fuori di casa sezione Ligure apuana a Marzia Dati



Venerdì 20 settembre 2024 nella sala Consiliare del Palazzo della Provincia della Spezia alle ore 17,30 verrà assegnato a Marzia Dati il Premio Montale Fuori di casa sezione Ligure apuana.

Dopo i saluti del Presidente della Provincia e sindaco del Comune della Spezia Pierluigi Peracchini e del sindaco di Carrara ingegner Serena Arrighi .Interverranno la presidente del Premio Adriana Beverini, la Vice Presidente Barbara Sussi e Paolo Stefanini membro del Direttivo "Premio Montale Fuori di Casa. Letture in italiano di alcune poesie di autori di lingua inglese tradotti dalla Premiata a cura di Beppe Mecconi. Coordina Alice Lorgna PR manager "Premio Montale Fuori di Casa". Il Premio che si realizza in collaborazione con il Comune e la Provincia della Spezia si avvale anche del contributo della SEPOR .

La sezione Ligure Apuana del Premio Nazionale Montale "Fuori di casa" giunta al suo undicesimo anno di vita (il Premio è arrivato invece alla ventottesima) ha negli anni premiato eccellenze del territorio Ligure Apuano come il professore della Cattolica di Milano e critico letterario Antonio Zollino, le poetesse Silvia Arfaioli, Donatella Zanello, Cinzia Boccamaiello il poeta Giovani Fabio Ferrari. il traduttore dal greco e poeta Angelo Tonelli, le scrittrici e saggiste Carla Sanguineti e Marzia Minutelli, l'artista e regista Beppe Mecconi, il performer genovese Claudio Pozzani , e nel 2023 la poetessa Sonia Vatteroni .

"L'idea è nata - spiega la Presidente Adriana Beverini - da una lettera di Eugenio Montale i cui il futuro Premio Nobel scriveva nel 1919, testimoniando la sua ammirazione per il poeta "viandante" dei "Sonetti e poemi:
Il nostro povero Ceccardo è morto, qui in Lunigiana e Versilia era popolarissimo. Era il cantore della gente del mio sangue, perché d'origine sono apuano anch'io.
La professoressa Marzia Dati, nota anglista, viene premiata proprio nel 2024 perché quest'anno si celebrano i 200 anni dalla morte a Missolungi in Grecia di George Byron, il poeta straniero più celebrato in Italia, dove trascorse tra 1817 e 1823 la sua tormentata esistenza".

Come si legge nella motivazione la Dati viene premiata "per l'indefessa opera di studio, di ricerca letteraria che hanno caratterizzato la sua vita nella quale ha avuto sempre come stella polare il merito. Impossibile citare i numerosi seminari a cui la professoressa Dati ha partecipato, le mostre che ha organizzato, gli eventi che ha promosso; nel mentre scriveva libri, collaborava con numerosi enti e università italiane e straniere del Premio. E nel farlo la professoressa Dati non ha pensato però solo a se stessa ma anche a promuovere Carrara, la città che le ha dato i natali, adoperandosi per farla conoscere nel mondo".

La partecipazione è libera. Si prega tuttavia se possibile di prenotare via mail:
a.lorgna@gmail.com
Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Dal 24 settembre sarà in libreria "CRONACHE DEL DIANA - Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse" a cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo (Oltre edizioni). 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da "anonimo antropologo dilettante". Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa. L'autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po' un'autobiografia e un po' un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi. Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

 

I CURATORI

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell'approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all'Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l'infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall'UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

Giallo come il golfo: la breve di Claudia

Dodici luoghi in cerca d’autore, dodici mesi in cerca di voce.

Ma anche dodici penne che hanno dipinto nelle varie sfumature del giallo, i “nostri posti”, troppo belli per non essere usati anche per ambientarvi racconti di questo colore.

Creati dalla fantasia delle autrici e degli autori, oppure ispirati a fatti di cronaca, ogni mese dell’anno fa da cornice a storie che si muovono nei paesi e nelle vie del Golfo, e che chi ci abita non avrà difficoltà a riconoscere.

Per i “foresti” invece sarà bello decidere di fare una gita fuori porta per vedere se davvero quella strada si trova proprio dove viene collocata, o se quel paesaggio è davvero così suggestivo.

Insomma, ci sono 12 x 12 x 12 motivi per leggere questa raccolta, e nessuno per non farlo.

Editore: Gammarò Edizioni

Salottometro:

Dodici racconti, uno per ogni mese dell’anno, dodici storie dipinte con i colori del giallo e dell’azzurro del mare a fare da sfondo, uno sfondo che in inverno diventa “una lastra argentata sulla quale pattinare”.

Autori accomunati tutti dai natali nella splendida cornice del Golfo della Spezia.

Dodici penne che hanno unito gli sforzi con il preciso intento di colmare una lacuna, come ben ci spiega Marco Buticchi nella sua introduzione al libro, decidendo di ambientare un giallo o un noir nel Golfo della Spezia, e dare così risalto a luoghi magici e fortemente evocativi

tenendo sempre presente che il nocciolo della missione non è quello di attardarsi sui rossi di un tramonto, bensì di dare la caccia, sino all’ultimo respiro, al colpevole di un fatto criminale.

Ogni storia presente in Giallo come il golfo trae la sua linfa vitale dalla splendida cornice in cui è ambientata, con il rumore del mare in sottofondo.

Ogni racconto diventa l’occasione per scoprire luoghi incantevoli della nostra Italia, “fotografati” dalle descrizioni realistiche che ne fanno gli autori:

Paola aveva preferito raggiungere Portovenere via mare per poter godere della bellezza del paesaggio del Golfo, con i paesini arroccati qua e là e l’impressione di navigare tra le sponde di un lago.

E ancora

il borgo di Tellaro, un piccolo presepe incastonato tra rocce verdeggianti.

In Giallo come il golfo però, non è solo la bellezza delle ambientazioni ad attrarre il lettore,ogni racconto infatti soddisfa pienamente le caratteristiche che deve avere un giallo per catturare l’attenzione di chi legge.

Narrazioni diverse ma dallo stile scorrevole, personaggi ben caratterizzati e originali, ritmo sostenuto e pathos che offrono al lettore la giusta dose di adrenalina e lo spingono a leggere con curiosità.

Giallo come il golfo è una raccolta di racconti che si lascia leggere piacevolmente e che regala interessanti spunti a chi ama non soltanto i gialli, ma anche viaggiare e scoprire nuove località.

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