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Antonio Maria Orecchia  Antonio Maria Orecchia
La difficile unit
Storia di ieri, cronaca di oggi

Prefazione di Edoardo Bressan
Il volume ripercorre il Risorgimento italiano attraverso i grandi e i piccoli episodi, i sentimenti, i grandi ideali ma anche le contraddizioni e gli scontri tra le diverse anime politiche e culturali che vissero quell'epoca. Dalla discesa di Napoleone alle fughe, agli esili e alle forche dei giovani patrioti; dalle sette segrete alle barricate del 1848; da Solferino ai Mille: i protagonisti di quella epopea - da Mazzini a Garibaldi, da Carlo Alberto a Vittorio Emanuele II, da Cavour a Verdi - vengono 'lasciati parlare' attraverso i loro scritti, i discorsi ufficiali e ufficiosi, gli epistolari.Tali riflessioni, intrise di speranze e delusioni, consentono infatti di comprendere non solo i motivi che fecero nascere e diffondere l'idea di Nazione e di 'Italia' ma, al contempo, le scelte decisive che lasciarono in eredita' problemi irrisolti e per molti ancora attuali: federalismo e centralismo, la questione meridionale, il complicato rapporto con la Chiesa.
Ne esce un racconto che si concentra sui fallimenti e sulle vittorie, sulle grandi passioni e sul significato profondo del Risorgimento, quel processo di modernizzazione che portò gli italiani alla conquista delle moderne libertà di stampa e di associazione, della garanzia del diritto, dell'indipendenza e delle istituzioni rappresentative.
Infine il libro affronta, per la prima volta, 'cosa sia rimasto' del Risorgimento oggi, e ripercorre il serrato e polemico dibattito che negli ultimi anni, sulle pagine dei principali quotidiani italiani, ha visto contrapporsi intellettuali, opinionisti e uomini politici di fama nazionale. Un dibattito che, non a caso, ha fatto parlare di 'Assalto al Risorgimento'.

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Marchio editoriale
Oltre edizioni
Pubblicato il 15/10/2011
pagine: VIII, 360
formato: cm. 14 x 21
copertina: softback con alette — brossura
collana: PASSATO PROSSIMO
genere: Storia moderna e contemporanea
ISBN: 9788897264033

Prezzo di Copertina € 24.50
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Il volume ripercorre il Risorgimento italiano attraverso i grandi e i piccoli episodi, i sentimenti, i grandi ideali ma anche le contraddizioni e gli scontri tra le diverse anime politiche e culturali che vissero quell'epoca. Dalla discesa di Napoleone alle fughe, agli esili e alle forche dei giovani patrioti; dalle sette segrete alle barricate del 1848; da Solferino ai Mille: i protagonisti di quella epopea - da Mazzini a Garibaldi, da Carlo Alberto a Vittorio Emanuele II, da Cavour a Verdi - vengono 'lasciati parlare' attraverso i loro scritti, i discorsi ufficiali e ufficiosi, gli epistolari.Tali riflessioni, intrise di speranze e delusioni, consentono infatti di comprendere non solo i motivi che fecero nascere e diffondere l'idea di Nazione e di 'Italia' ma, al contempo, le scelte decisive che lasciarono in eredita' problemi irrisolti e per molti ancora attuali: federalismo e centralismo, la questione meridionale, il complicato rapporto con la Chiesa.
Ne esce un racconto che si concentra sui fallimenti e sulle vittorie, sulle grandi passioni e sul significato profondo del Risorgimento, quel processo di modernizzazione che portò gli italiani alla conquista delle moderne libertà di stampa e di associazione, della garanzia del diritto, dell'indipendenza e delle istituzioni rappresentative.
Infine il libro affronta, per la prima volta, 'cosa sia rimasto' del Risorgimento oggi, e ripercorre il serrato e polemico dibattito che negli ultimi anni, sulle pagine dei principali quotidiani italiani, ha visto contrapporsi intellettuali, opinionisti e uomini politici di fama nazionale. Un dibattito che, non a caso, ha fatto parlare di 'Assalto al Risorgimento'.

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L'AUTORE
Antonio Maria Orecchia
Ricercatore confermato di Storia contemporanea (SSD M-STO/04) presso l'Università degli Studi dell'Insubria (Varese), insegna 'Storia contemporanea' e 'Storia dei Movimenti e dei Partiti Politici'. Si occupa di politica e istituzioni nell'Italia contemporanea e in particolare del ruolo dei gruppi dirigenti nel processo di formazione dell'Unità italiana.

Monografie
Gabrio Casati patrizio milanese patriota italiano (Milano)
Federico Confalonieri. Memorie (Milano)
La Stampa e la Memoria. Le foibe, l'esodo e il confine orientale nelle pagine dei giornali lombardi agli albori della Repubblica (Varese)

Articoli
Dalla Restaurazione alla crisi della Repubblica. L'età contemporanea (Storia della Brianza, Storia e politica, Cattaneo editore,Lecco, 2007)
Annali universali di statistica (Bibliografia dei periodici economici lombardi 1815-1914, 2005)
Un inedito di Gabrio Casati in difesa di Giacomo Mellerio (Rassegna Gallaratese di Storia d'Arte, 2004)
Il Novecento. Storia politica e sociale (Monza. La sua Storia, 2002)
L'amministrazione e la Direzione dei Lioghi pii elemosinieri. Profilo storico e Gli asili notturni Lorenzo e Teresa Sonzogno (1884-1937) (Il tesoro dei poveri. Il patrimonio artistico delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (ex ECA), 2001)
Aspetti istituzionali e amministrativi dell'attività dell'Istituto ospedaliero di Sospiro dalla fondazione alla seconda guerra mondiale (Cura e intervento sociale nel Cremonese tra Otto e Novecento, 2001)
Le istituzioni storiche del territorio lombardo, XIV-XIX secolo (Milano: la Città, 2000)
Istruzione, educazione civile e asili d'infanzia negli "Annali Universali di Statistica" (1824-1848) (Civiltà ambrosiana, 1998)

Oltre edizioni
Pubblicato il 15/10/2011
pagine: VIII, 360
formato: cm. 14 x 21
copertina: softback con alette — brossura
collana: PASSATO PROSSIMO
genere: Storia moderna e contemporanea
ISBN: 9788897264033

Prezzo di Copertina € 24.50


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04/10/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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