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43 poesie per Genova

a cura di Francesco De Nicola  

Alla notizia sconvolgente del crollo del viadotto che scavalca il Polcevera mi sono domandato che cosa avrebbe potuto fare un’associazione culturale come la Dante Alighieri, che vi è attiva dal 1889, per essere vicina alla città ferita in questa tragica circostanza. L’immagine di Genova diffusa nel mondo dopo le 11,36 del 14 agosto è stata quella di un ponte incredibilmente spezzato, delle sue macerie, di tonnellate di cemento piombate sul greto di un torrente, sulle fabbriche e sui binari, trascinando nel baratro automobili e autocarri con i loro disgraziati occupanti: e poi l’immagine spettrale di un quartiere abbandonato, l’immagine della distruzione, dello scempio, del grado più alto e più drammatico della “bruttezza”. E allora ho pensato che la Dante Alighieri avrebbe dovuto invece proporre di Genova un’immagine opposta di bellezza: la bellezza della poesia e delle parole speciali che la formano e, nel caso particolare, della poesia nata da Genova: dal suo paesaggio naturale e dalla sua storia, da chi la abita e da chi la vive e vi lavora, senza peraltro ignorare le sue problematiche e le sue contraddizioni, la sua vitalità intera che il crollo di un ponte non può comunque, anche nella tragedia, cancellare.

Ecco allora queste 43 poesie per Genova, offerte a chi vorrà avere il piacere di leggere, con l’aiuto di brevi presentazioni, ciò che è stato scritto in versi su di essa e per esprimere vicinanza alla città ferita e alla sua bellezza. Guidati dai nostri poeti, ripercorreremo allora Genova da Levante a Ponente, dal mare alle colline; ma il nostro itinerario non potrà che avviarsi con due testi in versi ambientati proprio nella val Polcevera per tener ben presente il nostro lacerante punto di partenza.

Francesco De Nicola
Presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri



Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Gammarò edizioni
Pubblicato il 14/10/2019
formato: eBook
dimensioni file: ePub 407 Kb - mobi 1141 Kb
collana: HORTUS LIGUSTICUS
genere: Poesia
tag: #libri #books #lettura #letteratura #poesia
ISBN: 9788899415631

Prezzo di Copertina € 6.99
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Ecco allora queste 43 poesie per Genova, offerte a chi vorrà avere il piacere di leggere, con l’aiuto di brevi presentazioni, ciò che è stato scritto in versi su di essa e per esprimere vicinanza alla città ferita e alla sua bellezza. Guidati dai nostri poeti, ripercorreremo allora Genova da Levante a Ponente, dal mare alle colline; ma il nostro itinerario non potrà che avviarsi con due testi in versi ambientati proprio nella val Polcevera per tener ben presente il nostro lacerante punto di partenza.

Francesco De Nicola
Presidente del Comitato di Genova della Società Dante Alighieri



LE AUTRICI E GLI AUTORI
Elio Andriuoli
Elena Bono
Giorgio Calcagno
Domenico Camera
Dino Campana
Giorgio Caproni
Giuseppe Conte
Vico Faggi
Gian Luigi Falabrino
Margherita Faustini
Nicola Ghiglione
Guido Gozzano
Adriano Guerrini
Bruno Lauzi
Mauro Macario

Eugenio Montale
Enrico Morovich
Marc Porcu
Domenico Ravenna
Ceccardo Roccatagliata Ceccardi
Bruno Rombi
Luciano Roncalli
Aldo G.B. Rossi
Edoardo Sanguineti
Adriano Sansa
Camillo Sbarbaro
Enrico Testa
Aurelio Valesi
Guido Zavanone
Riccardo Mannerini

Gammarò edizioni
Pubblicato il 14/10/2019
formato: eBook
dimensioni file: ePub 407 Kb - mobi 1141 Kb
collana: HORTUS LIGUSTICUS
genere: Poesia
tag: #libri #books #lettura #letteratura #poesia
ISBN: 9788899415631

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04/10/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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