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Mirella Zocovich Tainer
In America non voglio andar...
Storia di un'esule fiumana

Un libro imprescindibile per tutti coloro che hanno vissuto l’esilio, la lontananza dalla propria terra, in una terra straniera. Ma lo è anche per tutti coloro che hanno il desiderio o la curiosità o l’interesse di comprendere questa condizione umana così particolare, che appartiene solo a chi l’ha vissuta e ne porta le ferite, che nulla né nessuno potrà mai rimarginare. Ä– il nostos greco. Sono gli eredi di Ulisse, ciascuno con la propria Itaca nel cuore.

Nel caso di Mirella Zocovich Tainer Fiume, della quale sentirete continuamente evocare il nome, e la fiumanità come dato orgogliosamente identitario, come un marchio da esibire, per dire chi siamo veramente.


Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Oltre edizioni
Pubblicato il 30/06/2020
formato: eBook
dimensioni file: ePub 1880 Kb - mobi 3724 Kb
collana: letture del mondo
genere: Biografie e autobiografie
tag: #libri #books #antropologia #letteratura #narrativa
ISBN: 9788899932985

Prezzo di Copertina € 6.99
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Un libro imprescindibile per tutti coloro che hanno vissuto l’esilio, la lontananza dalla propria terra, in una terra straniera. Ma lo è anche per tutti coloro che hanno il desiderio o la curiosità o l’interesse di comprendere questa condizione umana così particolare, che appartiene solo a chi l’ha vissuta e ne porta le ferite, che nulla né nessuno potrà mai rimarginare. Ä– il nostos greco. Sono gli eredi di Ulisse, ciascuno con la propria Itaca nel cuore.

Nel caso di Mirella Zocovich Tainer Fiume, della quale sentirete continuamente evocare il nome, e la fiumanità come dato orgogliosamente identitario, come un marchio da esibire, per dire chi siamo veramente.



L'AUTRICE
Mirella Zocovich
nasce a Fiume Italia, ora Rijeka Croazia, nellottobre del 1932.
Nel novembre del 1946, con la famiglia, si trasferisce a Torino dove prosegue gli studi liceali e apprende la lingua inglese.
Nel 1962 emigra negli USA con il marito Dusan Tainer e i figli Dario e Daniela.
A Chicago viene assunta alla Motorola dove rimane per ben 28 anni. Sono gli anni dellinnovazione tecnologica e dalle sue mani esce il primo telefono portatile. Dalle catene di assemblaggio a prima donna manager di reparti di produzione, questa la carriera di Mirella alla Motorola.
Oggi vive a Deerfield Illinois USA, vicino alla famiglia, e ritorna a Fiume periodicamente.

Oltre edizioni
Pubblicato il 30/06/2020
formato: eBook
dimensioni file: ePub 1880 Kb - mobi 3724 Kb
collana: letture del mondo
genere: Biografie e autobiografie
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07/10/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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