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Carla Boroni
Per un'ecologia della letteratura
italiana contemporanea

Percorsi e temi della letteratura italiana dal Decadentismo ai giorni nostri

Il libro prende in considerazione, dal punto di vista di un’ecologia dell’ambiente letterario, il rapporto tra il mondo della letteratura italiana del Novecento e la sua rappresentazione da parte degli scrittori.
Si tratta di una proposta in un certo qual modo innovativa nel delineare le relazioni (in molti casi non solo letterarie) tra la letteratura di un certo periodo storico e l’ambiente (letterario, ma anche sociale, psicologico, ecc…) in cui tale letteratura nasce e fiorisce.
Il libro è suddiviso in due parti. Nella prima vengono tratteggiate le figure più significative del Novecento letterario italiano, fino ai nostri giorni, sia nella loro singolarità, sia nei legami coi principali movimenti culturali. Nella seconda parte sono invece individuati e proposti alcuni temi e argomenti sui quali si è esercitata la scrittura novecentesca, come, per esempio, la relazione che intercorre tra il linguaggio infantile e il linguaggio poetico; il rapporto tra letteratura e disabilità; l’ importanza della letteratura gialla ai fini del superamento delle istanze delle avanguardie storiche (soprattutto la Neoavanguardia); il confronto tra scrittura e mondo dello sport, sia come narrativa, sia come capacità del giornalismo sportivo di assurgere a dignità letteraria.
Figure, percorsi e temi presi in considerazione sono proposti avendo sempre quale riferimento i testi e il loro formarsi in un preciso “ambiente” letterario. Da qui una ricca sezione antologica di brani in prosa e in versi, ritenuti esemplari e rappresentativi dei singoli momenti e aspetti sopra ricordati.
Con lo sguardo rivolto alle principali implicazioni di un’ecologia dell’ambiente letterario il libro riesce, in questo modo, a proporre al lettore un punto di vista e un metodo interpretativo originali e attuali, e a fornire uno strumento di approfondimento privo di inutili tecnicismi, ma adeguatamente specifico e documentato.



Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Gammarò edizioni
Pubblicato il 18/04/2024
formato: eBook
dimensioni file: ePub 1971 Kb - mobi 833 kb
collana: MAESTRI E ALTRE STORIE
genere: Saggistica letteraria
tag: letteratura poesia
ISBN: 9791280649577

Prezzo di Copertina € 11.99
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italiana contemporanea

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Il libro prende in considerazione, dal punto di vista di un’ecologia dell’ambiente letterario, il rapporto tra il mondo della letteratura italiana del Novecento e la sua rappresentazione da parte degli scrittori.
Si tratta di una proposta in un certo qual modo innovativa nel delineare le relazioni (in molti casi non solo letterarie) tra la letteratura di un certo periodo storico e l’ambiente (letterario, ma anche sociale, psicologico, ecc…) in cui tale letteratura nasce e fiorisce.
Il libro è suddiviso in due parti. Nella prima vengono tratteggiate le figure più significative del Novecento letterario italiano, fino ai nostri giorni, sia nella loro singolarità, sia nei legami coi principali movimenti culturali. Nella seconda parte sono invece individuati e proposti alcuni temi e argomenti sui quali si è esercitata la scrittura novecentesca, come, per esempio, la relazione che intercorre tra il linguaggio infantile e il linguaggio poetico; il rapporto tra letteratura e disabilità; l’ importanza della letteratura gialla ai fini del superamento delle istanze delle avanguardie storiche (soprattutto la Neoavanguardia); il confronto tra scrittura e mondo dello sport, sia come narrativa, sia come capacità del giornalismo sportivo di assurgere a dignità letteraria.
Figure, percorsi e temi presi in considerazione sono proposti avendo sempre quale riferimento i testi e il loro formarsi in un preciso “ambiente” letterario. Da qui una ricca sezione antologica di brani in prosa e in versi, ritenuti esemplari e rappresentativi dei singoli momenti e aspetti sopra ricordati.
Con lo sguardo rivolto alle principali implicazioni di un’ecologia dell’ambiente letterario il libro riesce, in questo modo, a proporre al lettore un punto di vista e un metodo interpretativo originali e attuali, e a fornire uno strumento di approfondimento privo di inutili tecnicismi, ma adeguatamente specifico e documentato.



L'AUTRICE
Laureata in Pedagogia all’Università Cattolica di Brescia e in lettere all’Università “La sapienza”  di Roma, Carla Boroni è professore associato alla cattedra di Letteratura italiana contemporanea (Scienze della formazione) presso l’Università Cattolica di Brescia.
Ha pubblicato articoli per riviste di critica letteraria e diversi libri tra i quali, per la nostra casa editrice, nella collana “Maestri e altre storie” diretta con francesco De Nicola, sono usciti Letteratura fra i banchi di scuola (2018); Figure bresciane nella letteratura tra Otto e Novecento (2019); Le nostre Favole (2020); Lo sguardo di Ungaretti. Visività e influenza dell’arte nella poesia ungarettiana (2021).

Gammarò edizioni
Pubblicato il 18/04/2024
formato: eBook
dimensioni file: ePub 1971 Kb - mobi 833 kb
collana: MAESTRI E ALTRE STORIE
genere: Saggistica letteraria
tag: letteratura poesia
ISBN: 9791280649577

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oggi
11/10/2024

Guglielmo Marconi e la Marina italiana di Silvano Benedetti

"Scritto letto detto", la rubrica di #RaiStoria in onda domenica #6ottobre alle 8.50 e alle 20.20. Giovanni Paolo Fontana intervista scrittori, giornalisti e testimoni. Lo storico Silvano Benedetti ricostruisce il profondo legame tra Guglielmo Marconi e la Marina italiana.
Si rivede su #Raiplay




Silvano Benedetti parla del suo libro


La trasmissione è andata in onda il 6 ottobre
Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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