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Claudio Sottocornola
A che punto è la notte?
Tracce di pensiero vigile

Quest’opera persegue il valore della domanda cercando risposte ermeneutiche che – come flebili luci – intercettino la notte del nostro frammentario pensare alle soglie di questo terzo millennio, nella faticosa gestazione di un nuovo paradigma ontologico-cognitivo. L’autore analizza così la crisi dell’estetica contemporanea, quale sintomo di un declino antropologico più radicale, le opportunità del pluralismo in un contesto epistemologico dominato dalla categoria di post-verità, il (falso) dilemma della dialettica fra natura e cultura nel dibattito contemporaneo. Ma anche si inoltra in ambiti etico-gnoseologici di frontiera che esigono l’attenzione dell’uomo di oggi: i rapporti fra mente e psiche e le correlate ipotesi di immortalità dell’anima, il posto del mondo animale rispetto a un antropocentrismo dagli esiti efferati sulle altre specie e sull’ambiente, la possibilità di forme di vita intelligente nel cosmo e la conseguente ridefinizione dei nostri parametri etico-teologici in relazione ad esse, l’emergere di un nuovo modello esplicativo della dimensione sessuata nell’essere umano, correlato al moltiplicarsi degli studi di genere e all’attivismo dei movimenti lgbtq+, che interroga le nostre società. Chiudono due riflessioni relative alla crisi del sacro nel mondo tecnico-scientifico in cui viviamo e alla categoria di infanzia spirituale, in cui sembrano incontrarsi tradizione spirituale e assunzioni della psicologia contemporanea.

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Una esplorazione dei confini fra esistenza e trascendenza nella contemporanea crisi di civiltà, 
alla ricerca di sintesi tra pensiero debole e metafisica



Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Oltre edizioni
Pubblicato il 11/07/2024
formato: eBook
dimensioni file: ePub 1615 Kb - mobi 569 Kb
collana: PENSIERO
genere: Filosofia
ISBN: 9791280075796

Prezzo di Copertina € 12.00
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Quest’opera persegue il valore della domanda cercando risposte ermeneutiche che – come flebili luci – intercettino la notte del nostro frammentario pensare alle soglie di questo terzo millennio, nella faticosa gestazione di un nuovo paradigma ontologico-cognitivo. L’autore analizza così la crisi dell’estetica contemporanea, quale sintomo di un declino antropologico più radicale, le opportunità del pluralismo in un contesto epistemologico dominato dalla categoria di post-verità, il (falso) dilemma della dialettica fra natura e cultura nel dibattito contemporaneo. Ma anche si inoltra in ambiti etico-gnoseologici di frontiera che esigono l’attenzione dell’uomo di oggi: i rapporti fra mente e psiche e le correlate ipotesi di immortalità dell’anima, il posto del mondo animale rispetto a un antropocentrismo dagli esiti efferati sulle altre specie e sull’ambiente, la possibilità di forme di vita intelligente nel cosmo e la conseguente ridefinizione dei nostri parametri etico-teologici in relazione ad esse, l’emergere di un nuovo modello esplicativo della dimensione sessuata nell’essere umano, correlato al moltiplicarsi degli studi di genere e all’attivismo dei movimenti lgbtq+, che interroga le nostre società. Chiudono due riflessioni relative alla crisi del sacro nel mondo tecnico-scientifico in cui viviamo e alla categoria di infanzia spirituale, in cui sembrano incontrarsi tradizione spirituale e assunzioni della psicologia contemporanea.

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Una esplorazione dei confini fra esistenza e trascendenza nella contemporanea crisi di civiltà, 
alla ricerca di sintesi tra pensiero debole e metafisica



L'AUTORE
Claudio Sottocornola
(Bergamo, 1959) si č laureato all’Universitą Cattolica di Milano con una tesi in Storia della teologia. Gią ordinario di Filosofia e Storia nei licei, č stato anche docente di IRC, Materie letterarie, Scienze dell’educazione e Storia della canzone e dello spettacolo alla Terza Universitą di Bergamo. Iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1991, ha collaborato con diverse testate, radio e tv.
Come filosofo si caratterizza per una forte attenzione alla categoria di interpretazione, alla cui luce indaga il mondo contemporaneo, ed ha spesso utilizzato musica, poesia e immagini per parlare a un pubblico trasversale, nelle scuole, nei teatri e nei pił svariati luoghi del quotidiano.
Č autore di numerose pubblicazioni, che coinvolgono tre aree tematiche prevalenti: l’autobiografia intellettuale, la cultura popular contemporanea, l’attuale crisi del sacro in Occidente e la sua possibile rimodulazione teologico-filosofica.
Fra le opere pił recenti, Saggi Pop (Marna, 2018), Parole buone (Marna/Velar, 2020), Occhio di bue (Marna, 2021), Tra cielo e terra (Centro Eucaristico, 2023), Cosģ vicino, cosģ lontano (Velar, 2023).

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Pubblicato il 11/07/2024
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oggi
11/10/2024

Guglielmo Marconi e la Marina italiana di Silvano Benedetti

"Scritto letto detto", la rubrica di #RaiStoria in onda domenica #6ottobre alle 8.50 e alle 20.20. Giovanni Paolo Fontana intervista scrittori, giornalisti e testimoni. Lo storico Silvano Benedetti ricostruisce il profondo legame tra Guglielmo Marconi e la Marina italiana.
Si rivede su #Raiplay




Silvano Benedetti parla del suo libro


La trasmissione è andata in onda il 6 ottobre
Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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