Fabrizio Benente
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gioved 29 marzo 2012  – ORE  18:15
Condotto da Fabrizio Benente
Imperia, D.A.M.S., Spazio Italo Calvino
Sala Eutropia

Programma:
18.15 Accoglienza e presentazione “Arrivi e partenze . Il viaggio comincia..L’Asia”
18.30 Proiezione di “Hong Kong Express” di Wong Kar-wai, Taiwan 1994, 98'
20:00 Apericena con Giovanni Berio “Ligustro”
21.00 “Vi racconto ..”, in viaggio con Fabrizio Benente
21.30 Concerto del Trio MalAcorda

Tema:
Arrivi e partenze . Il viaggio comincia.. è il tema di questo 1° appuntamento a Imperia. L’Asia il primo continente affrontato. “Ogni arrivo comincia con una partenza”..A iniziare dal parto, fine del percorso di 9 mesi e avvio della nuova vita. Ogni viaggio, ogni vita, dunque, si apre e si chiude con la relazione: interna durante i 9 mesi, esterna/interna/esterna da allora in poi. Ed è la relazione lo stimolo di ogni percorso. “Non si può stare soli”, sembra affermare Wong Kar-wai. La spinta è in tutti, anche se, ci fa vedere, le donne sono le prime a muoversi fisicamente, a “dare vita” – dato ancestrale?- al cambiamento: partono, ritornano, ripartono, provocano e fanno partire. E mentre loro affrontano viaggi esterni propri o altrui, entrambi i protagonisti maschili si misurano con quelli interni, in un ribaltamento di ruoli reale in questo nostro nuovo secolo di riequilibri di genere, in cui Penelope non attende più e Ulisse si ferma per incontrarsi. Da sfondo la frenetica vita quotidiana della metropoli asiatica. Una metropoli enorme, Hong Kong, che però è claustrofobica, angusta, minuta: in tutto il film sono veramente pochi gli spazi aperti che si riescono a percepire. I personaggi si muovono in mezzo alla confusione portando con sé il peso di una immobilità, evidentemente faticosa, che – suggerisce il regista -vale la pena “smuovere”.

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gioved 29 marzo 2012  – ORE  18:15
Condotto da Fabrizio Benente
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Sala Eutropia


DEFRAG: appunti di viaggio a Imperia
Condotto da Fabrizio Benente
Imperia, D.A.M.S., Spazio Italo Calvino
Sala Eutropia

Programma:
18.15 Accoglienza e presentazione “Arrivi e partenze . Il viaggio comincia..L’Asia”
18.30 Proiezione di “Hong Kong Express” di Wong Kar-wai, Taiwan 1994, 98'
20:00 Apericena con Giovanni Berio “Ligustro”
21.00 “Vi racconto ..”, in viaggio con Fabrizio Benente
21.30 Concerto del Trio MalAcorda

Tema:
Arrivi e partenze . Il viaggio comincia.. è il tema di questo 1° appuntamento a Imperia. L’Asia il primo continente affrontato. “Ogni arrivo comincia con una partenza”..A iniziare dal parto, fine del percorso di 9 mesi e avvio della nuova vita. Ogni viaggio, ogni vita, dunque, si apre e si chiude con la relazione: interna durante i 9 mesi, esterna/interna/esterna da allora in poi. Ed è la relazione lo stimolo di ogni percorso. “Non si può stare soli”, sembra affermare Wong Kar-wai. La spinta è in tutti, anche se, ci fa vedere, le donne sono le prime a muoversi fisicamente, a “dare vita” – dato ancestrale?- al cambiamento: partono, ritornano, ripartono, provocano e fanno partire. E mentre loro affrontano viaggi esterni propri o altrui, entrambi i protagonisti maschili si misurano con quelli interni, in un ribaltamento di ruoli reale in questo nostro nuovo secolo di riequilibri di genere, in cui Penelope non attende più e Ulisse si ferma per incontrarsi. Da sfondo la frenetica vita quotidiana della metropoli asiatica. Una metropoli enorme, Hong Kong, che però è claustrofobica, angusta, minuta: in tutto il film sono veramente pochi gli spazi aperti che si riescono a percepire. I personaggi si muovono in mezzo alla confusione portando con sé il peso di una immobilità, evidentemente faticosa, che – suggerisce il regista -vale la pena “smuovere”.

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oggi
07/10/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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