Questo non è un saggio naturalistico, né un semplice diario di viaggio: è un attraversamento. Un libro nato da una spedizione paleontologica, in cui ciò che è stato osservato, ascoltato e vissuto ha continuato a depositarsi come lava e memoria, fino a chiedere parola.Qui le isole parlano. Raccontano del rifiuto ostinato di Lonesome George, la tartaruga gigante che dignitosamente accompagnò all’estinzione la propria specie; della rivolta “genetica” dei pomodori; dell’improvvisa apparizione di un’iguana rosa, fragile come un presagio.
Parlano del loro rifiuto dell’uomo, dell’anatema inciso nel mito della Maldición de la Tortuga.
Prima di essere crocifisse sulle ordinate geografiche, erano evanescenti, misteriose, temute dai naviganti come una promessa appena intravista: erano le “Islas Encantadas”.
Dopo Darwin che, usando come grimaldelli anemici fringuelli e timide tartarughe giganti, incrinò l’ordine precostituito della Natura, vennero violenza, sfruttamento e utopie fallite.
Oggi, divenute Santuario della Natura, nuove “sirene” chiamano: come il canto delle creature del mito, metafore del desiderio ingannevole, le ciminiere delle navi da crociera, con il loro cupo richiamo, guidano un nuovo “pellegrinaggio laico”.
Un libro che, tra storia, mito e scienza, mostra come, dalle origini a oggi, le Galápagos non abbiano mai smesso di essere contese tra meraviglia e distruzione, tra ferita e incanto.
Marchio editoriale

pagine: 0
formato: cm. 13 x 20
copertina: softback con alette — brossura
collana: SCIENTIA
genere: Narrativa
ISBN:










