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Enrico Morovich
La Morte in pantofole
racconti brevi

a cura di Francesco De Nicola

Nel panorama piuttosto uniforme della narrativa italiana, per lo più oscillante tra rappresentazione del vero, voli di fantasia e sperimentazione, il nome del troppo poco conosciuto Enrico Morovich (Fiume 1906-Lavagna 1994) spicca per una sua indiscussa originalità come autore di racconti brevi giocati tra l’ironico e il macabro. Con le sue brevi prose, dove i protagonisti sono spesso oggetti animati o animali parlanti, aveva conosciuto un periodo di grande successo negli anni Trenta, quando la sua firma appariva frequentemente su numerosi quotidiani e settimanali di grande diffusione. Il massimo riconoscimento le ebbe da uno dei maggiori critici italiani, Gianfranco Contini, che nella sua antologia di racconti surreali (Italie magique, 1946 poi tradotta nel 1988) lo inserì affianco a narratori di grande successo come Bontempelli, Palazzeschi e Moravia. Nel dopoguerra Morovich continuò a scrivere i suoi straordinari racconti brevi e anche alcuni romanzi come Piccoli amanti che nel 1991 fu finalista al premio Strega. In questo libro si ripropongono ora, a cura di Francesco De Nicola, i cinque racconti inclusi da Contini nella sua antologia e altri scritti nella seconda metà del Novecento che ribadiscono la forte originalità della sua narrativa breve. Nel 1993 raccolse nel volume Un Italiano di Fiume le sue memorie giovanili ambientate in quella terra istriana dalla quale fu esule dal 1950.


Ufficio Stampa
Rassegna Stampa
Marchio editoriale
Gammarò edizioni
Pubblicato il 05/10/2021
pagine: pp. XXIV, 168
formato: cm. 14 x 21
copertina: softback — brossura
collana: I CLASSICI
genere: Narrativa
tag: #narrativa #letteratura esilio Liguria
ISBN: 9791280649003

Prezzo di copertina € 17.00
Prezzo promozionale € 16.15
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Nel panorama piuttosto uniforme della narrativa italiana, per lo più oscillante tra rappresentazione del vero, voli di fantasia e sperimentazione, il nome del troppo poco conosciuto Enrico Morovich (Fiume 1906-Lavagna 1994) spicca per una sua indiscussa originalità come autore di racconti brevi giocati tra l’ironico e il macabro. Con le sue brevi prose, dove i protagonisti sono spesso oggetti animati o animali parlanti, aveva conosciuto un periodo di grande successo negli anni Trenta, quando la sua firma appariva frequentemente su numerosi quotidiani e settimanali di grande diffusione. Il massimo riconoscimento le ebbe da uno dei maggiori critici italiani, Gianfranco Contini, che nella sua antologia di racconti surreali (Italie magique, 1946 poi tradotta nel 1988) lo inserì affianco a narratori di grande successo come Bontempelli, Palazzeschi e Moravia. Nel dopoguerra Morovich continuò a scrivere i suoi straordinari racconti brevi e anche alcuni romanzi come Piccoli amanti che nel 1991 fu finalista al premio Strega. In questo libro si ripropongono ora, a cura di Francesco De Nicola, i cinque racconti inclusi da Contini nella sua antologia e altri scritti nella seconda metà del Novecento che ribadiscono la forte originalità della sua narrativa breve. Nel 1993 raccolse nel volume Un Italiano di Fiume le sue memorie giovanili ambientate in quella terra istriana dalla quale fu esule dal 1950.


L'AUTORE
Entico Morovich
, nato nel 1906 a Pecine, presso Fiume, nel 1924 si diplom ragioniere e cominci a lavorare in banca. Per reagire alla monotona vita impiegatizia, che nel 1930 gli causer una seria malattia nervosa, cominci a dedicarsi alla scrittura, affidando alle pagine i suoi frequenti e bizzarri sogni. Accolto su periodici prestigiosi quali La Fiera Letteraria e Solaria sin dal 1929, le sue prose brevi e fantasiose comparvero sempre pi spesso su giornali e settimanali di successo (LAmbrosiano, Omnibus e Oggi tra gli altri) e vennero raccolte nei suoi primi tre libri (Losteria sul torrente, 1936; Miracoli quotidiani, 1938 e I ritratti nel bosco, 1939), seguiti nel 1942 dai romanzi Contadini sui monti e Labito verde. Passato a lavorare nei Magazzini Generali, nel 1950 lasci Fiume e, dopo essere rimasto per qualche tempo nel campo profughi di Napoli e poi a Lugo di Romagna e a Pisa, nel 1958 si stabil infine a Genova, assunto dal Consorzio autonomo del porto. Continuava intanto a collaborare con racconti a giornali (La Nazione, Il Giornale di Brescia) e periodici (Il Caff e Il mondo), raccogliendoli in volumetti che uscivano presso piccole case editrici, finch sul finire degli anni Ottanta avvenne una tardiva riscoperta del suo originalissimo talento narrativo. Gli editori Sellerio, Einaudi e soprattutto Rusconi ripubblicarono suoi libri esauriti e ne ristamparono nuovi come il romanzo Piccoli amanti (1990), finalista al premio Strega, e anche diedero alle stampe i suoi ricordi giovanili in Un italiano di Fiume (1993). Trasferitosi a Chiavari nel 1990, si spense nellospedale della vicina cittadina di Lavagna nel 1994.

Gammarò edizioni
Pubblicato il 05/10/2021
pagine: pp. XXIV, 168
formato: cm. 14 x 21
copertina: softback — brossura
collana: I CLASSICI
genere: Narrativa
tag: #narrativa #letteratura esilio Liguria
ISBN: 9791280649003

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07/10/2024

Cronache del Diana

46
 

Di pornografia talvolta si parla, spesso con malizia o volgarità. Questo libro vuole dare uno spaccato nuovo, non a caso è scritto da “anonimo antropologo dilettante”. Ambientato in un cinema a luci rosse di una città di provincia, La Spezia, ma solo per caso, perché riguarda una realtà italiana viva fino a non molto tempo fa.

L’autore narra la sua esperienza di frequentatore di cinema porno, intima e intimistica, cercando soprattutto una chiave di lettura, senza necessariamente cercare risposte a domande, ma sempre con spirito criticamente curioso. Da antropologo, appunto. Un libro che è un po’ un’autobiografia e un po’ un saggio, senza essere autocelebrativo come molte autobiografie e senza essere noioso come quasi tutti i saggi.

Vedere un film porno al cinema significava, anche, socializzare perché, che piaccia o meno, il sesso è anche socializzazione. Oggi, che la pornografia è fruibile comodamente a casa propria, si è inevitabilmente persa anche questa dimensione. Il libro ci riporta anche a quei tempi, che sembrano lontani anni luce da oggi, oggi che un clic ci consente di avvicinarci a qualunque realtà, allontanandoci però sempre di più dalla vita. Quella vera. Questo libro profuma di vita vera.

Dall’introduzione: «C’è stato un tempo in cui il porno non veniva consumato alla stregua di un “solitario”, facendo clic su un personal computer nella nostra abitazione, ma compiendo lo sforzo di uscire di casa, raggiungendo il cinema, varcando l’ingresso, pagando un biglietto e calandosi con un po’ di circospezione in un ambiente che a suo modo costituiva parte integrante dell’antropologia urbana. A partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, nel quadro della complessiva crisi del cinema, e in linea con un’inesorabile tendenza nazionale, anche alla Spezia diverse sale si specializzarono nell’hard-core: il Cozzani, il Marconi, l’Odeon, l’Astra, frequentato fino a poco tempo prima da persone benestanti. Ricordo il titolare di una di quelle sale affermare sconsolato: «Se non proietti un film porno non puoi lavorare». Le volte che poteva, proponeva cartoni animati e sua moglie, tornata alla cassa, vedendo arrivare un cliente che accompagnava un bambino, si apriva a un sorriso. E il Diana, il locale di via Sapri, già cinema-teatro durante il fascismo, che nel dopoguerra, acquisita la nuova denominazione, aveva continuato a perseguire un target di livello medio-alto – fascia sociale abbastanza discriminante per lo studentello squattrinato che io ero nei primi anni Settanta – non sfuggiva a queste regole».


ANONIMO

A cura di Beppe Mecconi e Vanessa Isoppo

CRONACHE DEL DIANA

Un antropologo dilettante in un cinema a luci rosse

Pagine 144, prezzo 16 euro, in libreria dal 24 settembre

OLTRE EDIZIONI

I Curatori

Questo libro, di autore anonimo, è stato curato con grande delicatezza e affetto da Vanessa Isoppo e da Beppe Mecconi.

Vanessa Isoppo è psicologa-psicoterapeuta specializzata in Psicoterapia dell’approccio centrato sulla persona. Già docente di Psicologia Generale all’Università di Genova, è specializzata inoltre in Problemi e Patologie Alcol-correlate e Scienze Criminologico-Forensi. Nata a Sarzana (SP), vive e lavora a Roma.

Beppe Mecconi è nato e vive nel Golfo dei Poeti. Pittore, scrittore, illustratore di libri per l’infanzia, sceneggiatore, autore e direttore di film-documentari, regista di teatro e recital musicali. Per 12 anni Presidente e Responsabile culturale del Museo paleontologico nel Castello di Lerici. Ha ricevuto dall’UNICEF il diploma ufficiale del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia. Recentemente è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica italiana per meriti culturali e artistici.

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