Megliounlibro n. 111 di martedģ 7 ottobre 2025
Oltre Edizioni, 2025
pp. 158, € 16.00
pp. 158, € 16.00
di Alessandra Compostella
Ucraina, ancora Ucraina: non ce ne possiamo dimenticare. Si tratta
di una raccolta di reportage (dal marzo 2022 al novembre 2024) di
un giornalista dell’Eco di Bergamo, inviato di guerra. Brevi testi, dedicati
a molte città e situazioni, da cui emergono testimonianze di
civili deliberatamente annientati nei loro bisogni primari: attacchi
a case, ospedali, asili e scuole, reti elettriche, pozzi, dighe, corridoi
umanitari.
Con l’intento di spazzar via un intero popolo, ma... con quale prospettiva? È una domanda che tutti ci poniamo ma a cui Andrea Valesini non risponde, non gli interessano né le cause né i possibili sviluppi di questa “deucrainizzazione”. Suo intento è dare voce a chi non si perde d’animo, offrendo, dove si può, telemedicina e didattica a distanza, per scongiurare il pericolo di analfabetismo per le nuove generazioni, ricoveri con generatori elettrici, legna e gas, progetti di cittadelle sotterranee, ricostruzione incessante di quanto distrutto, fisicamente e moralmente. Medici, avvocati, psicologi effettuano servizio a domicilio con gravi rischi di incolumità negli spostamenti. Questo è il popolo ucraino e questi sono i volontari delle ong come Asvi, Movimento Europeo dell’azione non violenta, Fondazione Cesvi di Bergamo, città gemellata con Bucha.
di una raccolta di reportage (dal marzo 2022 al novembre 2024) di
un giornalista dell’Eco di Bergamo, inviato di guerra. Brevi testi, dedicati
a molte città e situazioni, da cui emergono testimonianze di
civili deliberatamente annientati nei loro bisogni primari: attacchi
a case, ospedali, asili e scuole, reti elettriche, pozzi, dighe, corridoi
umanitari.
Con l’intento di spazzar via un intero popolo, ma... con quale prospettiva? È una domanda che tutti ci poniamo ma a cui Andrea Valesini non risponde, non gli interessano né le cause né i possibili sviluppi di questa “deucrainizzazione”. Suo intento è dare voce a chi non si perde d’animo, offrendo, dove si può, telemedicina e didattica a distanza, per scongiurare il pericolo di analfabetismo per le nuove generazioni, ricoveri con generatori elettrici, legna e gas, progetti di cittadelle sotterranee, ricostruzione incessante di quanto distrutto, fisicamente e moralmente. Medici, avvocati, psicologi effettuano servizio a domicilio con gravi rischi di incolumità negli spostamenti. Questo è il popolo ucraino e questi sono i volontari delle ong come Asvi, Movimento Europeo dell’azione non violenta, Fondazione Cesvi di Bergamo, città gemellata con Bucha.
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