Dall'intervista a Ugo Moretti, rivista Fermenti, 1987, a cura di Velio Carratoni: "Forse sono diventato pi elegante, pi icastico, pi filosofo e anche pi cosciente delle idee che scaturivano naturali come sorgenti nella jungla, mentre adesso la mia fantasia viene incanalata per gli scaltri acquedotti della letteratura. Anche cercando di essere pulita e litiosa. Per concludere, un libro come Vento caldo non pi possibile scriverlo: n io n alcuno della mia generazione. Speriamo che nelle generazioni venture ci sia un giovane che un giorno si mette a scrivere una lettera a una donna e poi continua per trecento pagine fino che ha fatto un romanzo".
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